Contratto dei bancari, è rottura tra Abi e sindacati

DIALOGO “SOSPESO” – L’Associazione bancaria italiana conferma la volontà di continuare a confrontarsi a tutto campo con i sindacati “senza alcun intento strumentale ma con l’esigenza di adeguare il settore a scenari nuovi e profondamente diversi”. E lo fa in una nota ufficiale diffusa dopo il vertice di martedì 25 novembre a Milano, che – secondo quanto riportano diverse agenzie di stampa – ha fatto saltare il tavolo per il rinnovo del contratto dei 309mila bancari italiani. I sindacati hanno deciso infatti di sospendere il dialogo. “Nel corso della riunione sul rinnovo del contratto dei bancari”, si legge sulla nota dell’associazione, “Abi ha ripercorso i cambiamenti strutturali che il settore sta attraversando e ha ribadito la volontà di discutere di salvaguardia del potere d’acquisto e trovare soluzioni innovative che diano prospettive di sostenibilità alle banche e ai lavoratori”.

SINDACATI “ANACRONISTICI”
– “L’anacronistica indisponibilità dei sindacati a valutare positivamente tali aperture ha portato all’attuale situazione di stallo. In particolare”, continua ancora la nota, “il ciclo economico con la prolungata contrazione del Pil, i profondi cambiamenti normativi e di supervisione, le significative variazioni dei comportamenti dei clienti e l’evoluzione della componente tecnologica pongono le banche di fronte a un cambiamento strutturale che caratterizzerà il breve, il medio e il lungo periodo riflettendosi sui modelli organizzativi e di business. Un contesto che segnerà la capacità futura delle banche italiane di continuare a essere competitive e misurarsi sui mercati, continuando a garantire il sostegno alle imprese e alle famiglie”.

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