Consulenti finanziari, il ministero faccia la sua mossa

SISTEMA SANZIONATORIO INCOSTITUZIONALE? – Dopo l’invito del consiglio di Stato alla Consob ad adeguare il proprio procedimento sanzionatorio in materia di market abuse, la Cassazione ha sollevato la questione d’incostituzionalità dell’intero sistema sanzionatorio in materia. Al termine dell’iter giudiziario di primo e secondo grado relativo alla vicenda Casoni, che più di qualche anno fa ha visto coinvolta una buona parte dei gestori italiani e qualche straniero, la suprema corte ha ritenuto non infondate le questioni d’incostituzionalità delle norme laddove lo stesso fatto sia punito sia in via amministrativa sia con sanzione penale.

SI RISCHIA IL VUOTO LEGISLATIVO
– Se la corte costituzionale si dovesse pronunciare per l’incostituzionalità della norma, avremmo un ulteriore vuoto legislativo. In breve, l’intero apparato normativo dovrebbe essere riscritto: sia il Tuf sia i regolamenti di competenza della Consob. Non si tratta di un vuoto legislativo di poco conto, bensì di un sistema sanzionatorio da ricostruire. Considerati i tempi “normali” della legiferazione italiana e del sovraccarico di lavoro, per altri motivi, del legislatore, si comprende che non saranno interventi veloci e questa incertezza non gioverà, ancora una volta, agli investimenti, che vogliono regole certe.

UN APPELLO AL MINISTERO
– Inoltre esiste un’altra questione d’incostituzionalità non ancora sollevata, per mancanza di cause in merito, e che il legislatore secondario, il Mef, non è ancora riuscito a risolvere. È evidente a tutti, senza entrare in lunghe disquisizioni giuridiche, che non è nello spirito della Costituzione di una Repubblica fondata sul lavoro vietare l’attività di consulente finanziario indipendente a chi non avesse esercitato l’attività prima del 2007. È una vera e propria disparità di trattamento tra situazioni omogenee, che di fatto esclude dal lavoro i giovani e contribuisce a espellere quegli “esodati” che potrebbero rientrare in gioco con l’attività di consulente. Anche per questi motivi sarebbe bene che il Mef emanasse i necessari regolamenti.

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