Albo unico, rabbia di Federpromm per le occasioni mancate

LA POSIZIONE DI FEDERPROMMFederpromm fa sentire la sua voce contro la decisione di inserire il testo sulla nascita della “casa della consulenza” nel decreto legge Investment compact che approderà domani, martedì 20 gennaio, in consiglio dei ministri (qui la notizia). Secondo l’associazione, lo stop alla riforma avvenuto poco prima di Natale (qui la notizia) era stato infatti opportuno, vista la necessità di approfondire il dibattito tra gli operatori per arrivare a un testo più condiviso. “Gli attori che partecipano al teatrino della politica insistono affinché la struttura del testo in circolazione – senza sostanziali modifiche come avrebbe dovuto essere – passi adesso senza ostacoli con decreto della presidenza del Consiglio dei ministri previsto per martedì 20 gennaio”, ha detto il segretario della Federpromm Manlio Marucci. Che parla di “una brutta immagine che tradisce il senso della trasparenza e della tutela del pubblico risparmio”.

SERVE UN DIBATTITO APERTO SUL TEMA – Secondo il segretario della Federpromm, “è necessario un dibattito aperto tra tutti i soggetti, che determini – senza generare conflitti di interessi – posizioni convergenti e funzionali al sistema nel suo complesso in sintonia con quanto avviene già nei mercati finanziari più evoluti”. Una vera consulenza, ha ribadito Marucci, “non può che essere indipendente”. Per raggiungere questo obiettivo, conclude Federpromm, “occorre superare tutte le anomalie e le contraddizioni emerse in questi anni, apportando una semplice modifica all’articolo 31 del Testo unico (il decreto legislativo 58 del 1998), laddove per l’offerta fuori sede dei prodotti e dei servizi finanziari questa viene promossa dalla figura del consulente finanziario persona fisica con rapporto di lavoro subordinato per conto di un soggetto abilitato o dal consulente finanziario indipendente così come disciplinato dal Titolo III del codice civile o come soggetto giuridico regolamentato dalla legge. Lasciando tutte le attribuzioni e le competenze della vigilanza alla Consob“.

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