Il libretto postale è dormiente? I passi da fare per recuperare il saldo

DOMANDA – Una mia cliente ha ritrovato due libretti postali di famiglia con ultimo movimento rispettivamente del 12 giugno 2002 e del 12 settembre 2004. Sono diventati dormienti e quindi chiedo: bisogna rivolgersi alla Consap per il recupero di entrambi i libretti dal Fondo dei depositi dormienti? Inoltre, secondo voi le Poste avrebbero dovuto avvisare il mio cliente dell’importante scadenza?
F.C., Roma

RISPOSTA
– I libretti sono entrambi dormienti nel caso in cui, come disposto dagli articoli 1 e 2 D.P.R. 22 giugno 2007 n. 116, ossia del Regolamento di attuazione dell’articolo 1, comma 345, della legge 23 dicembre 2005 n. 266 in materia di depositi dormienti, non solo risultino non movimentati dopo dieci anni dalla libera disponibilità delle somme ma pure che il saldo sia superiore a cento euro. Se si ipotizza che lo siano entrambi, la procedura per rientrare in possesso dei saldi non è la stessa poiché l’importo del secondo libretto non è ancora stato devoluto al Fondo e può essere quindi recuperato presentandosi all’ufficio postale entro il prossimo 18 giugno. Nemmeno è obbligatorio prelevare la somma perchè è sufficiente effettuare una qualsiasi operazione di accredito e/o di addebito sul libretto o anche solo compilare e firmare o un apposito modulo che si trova in agenzia. Ancora, è possibile inviare una raccomandata all’agenzia o anche alla sede legale di Poste Italiane. Se non si riuscisse a rispettare il termine del 18 giugno, sarà ancora possibile recuperare la somma assieme a quella del primo libretto, per il quale occorre presentare una apposita domanda alla Consap, concessionaria della gestione di questo e di altri fondi pubblici. Le somme sono reclamabili fino a quando non interviene la prescrizione, che per i conti correnti e i libretti bancari e postali è di dieci anni a partire dalla data di devoluzione delle somme al Fondo. Informazioni e modulistica per l’istanza di rimborso sono nel sito della Consap alla pagina www.consap.it/fondi-e-attivita/supporto/rapporti-dormienti. Riguardo al mancato avviso da parte delle Poste, invece, questo non era dovuto poiché sono state esentate dall’obbligo di avvisare singolarmente gli interessati ai rapporti dormienti. Ciò è dovuto alla particolare diffusione tra il pubblico dei propri libretti che rende di fatto impossibile contattare i singoli titolari e conseguentemente alla luce degli enormi costi di gestione che dovrebbe sopportare l’ente Poste per tale attività. Valgono, quindi, gli avvisi apposti negli uffici postali e nel sito internet.

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