Stress test, la Fed promuove tutte le 31 banche

 PROVA SUPERATA – Per la prima volta dal loro debutto nel 2009, tutte le banche Usa in esame hanno superato gli stress test condotti dalla Fed. Gli istituti sarebbero quindi abbastanza in salute da poter sopravvivere ad una nuova crisi con crolli del 25% dei prezzi immobiliari e impennate della disoccupazione oltre il 10%.

 
BUONA CAPITALIZZAZIONE – Secondo quanto comunicato giovedì dall’istituto centrale Usa, nessuna delle 31 banche sottoposte ai test registrerebbe un declino del tier 1 common capital ratio sotto i livelli minimi. Nel caso di esame, che prevede una profonda contrazione dell’economia e il crollo del 60% dei mercati azionari, l’indicatore sulla solidità del capitale scenderebbe in media dall’11,9% registrato nello scorso terzo trimestre all’accettabile livello dell’8,2%.
 
LA SECONDA PARTE DEL TEST – Due istituti sono scesi a livelli di capitalizzazione vicini ai minimi richiesti, la Zions Bancorp e Goldman Sachs. E livelli troppo deboli possono influenzare negativamente il verdetto della Fed nella seconda parte dei test, attesa per mercoledì prossimo: allora la Banca centrale dovrà approvare o meno i piani dei singoli istituti per distribuire dividendi o effettuare buyback e investimenti. L’anno scorso una grande banca come Citigroup era stata bocciata all’esame dei suoi piani di restituzione del capitale agli azionisti e non e’ ancora mai stata in grado di alzare la cedola nel dopo crisi.

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