LA NUOVA BANCA IPIBI – 204 financial advisor, tre filiali operative (Milano, Roma, Torino), 34 uffici di promotori finanziari associati e 13 private
OBIETTIVI AL 2017 – Sono molte le novità emerse nel corso della presentazione tenutasi questa mattina presso le Officine del Volo, a Milano. A partire dal progetto di portare Banca Ipibi in Borsa, prevedibilmente entro tre anni dall’avvio del piano industriale 2015-2017, una mossa volta a consentire alla società di dotarsi in modo trasparente di consistenze patrimoniali in linea con la crescita. L’a.d. Marangi (nella foto insieme al presidente Vinti) si pone obiettivi ambiziosi: 3 miliardi di euro di asset, di cui il 65% in consulenza evoluta (dal 34% attuale) entro fine 2017 e il posizionamento come “benchmark” della consulenza finanziaria indipendente. Senza dimenticare le opportunità di crescita per linee esterne tramite l’acquisizione di sim di consulenza e family office, per cui ci sono già trattative in corso.
NUOVO NOME E NUOVO LOGO – “Oggi è il giorno del passaggio di testimone”, ha detto l’amministratore delegato prendendo la parola sul palco di fronte ad azionisti e promotori finanziari. A coronare la trasformazione della banca sarà una nuova immagine: una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, Banca Ipibi cambierà logo e si darà un nuovo nome, Banca Consulia (sia il nome sia il logo sono soggetti all’approvazione dell’assemblea straordinaria e della Banca d’Italia). Quanto alla composizione societaria, Marangi ha spiegato che con la prossima assemblea straordinaria in agenda tra circa 60 giorni, la banca procederà a un aumento di capitale da 10 milioni di euro (altri 10 milioni saranno reperiti sotto forma di prestito subordinato). A seguito della ricapitalizzazione, Veneto Banca, che non sottoscriverà l’operazione, scenderà al 25% del capitale. Capital Shuttle avrà poi 12 mesi di tempo per esercitare le opzioni call e acquisire anche quest’ultima quota.
COMPAGINE AZIONARIA – La compagine azionaria della nuova Banca Ipibi Finacial Advisory, che ha una partecipazione rilevante indiretta nel capitale tramite la stessa Capital Shuttle, è costituita da Finnor Srl (società riconducibile a Osvaldo Bosetti) con il 9,5%, Ubi Fiduciaria (in rappresentanza di alcuni soci privati) con il 9,4%, Antonio Marangi con l’8,3% e Banca Ifigest con il 6,7%. Nei prossimi mesi entrerà poi nel capitale di Ipibi anche Uniqa Previdenza (gruppo Uniqa) con una quota del 5,3%. I financial advisor della banca deterranno complessivamente l’8,4% del capitale.
I NUMERI DEL 2014 – L’assemblea degli azionisti riunitasi oggi ha anche approvato il bilancio 2014 della banca, che ha chiuso l’anno con una perdita netta di 680 mila euro, margine di interesse a 5,56 milioni (-11,39%) e asset per 2,472 miliardi, in aumento dell’8,2% rispetto all’esercizio precedente. I coefficienti di vigilanza si sono attestati al di sopra dei limiti stabiliti dalle autorità di vigilanza, con il CET1 Ratio e il Tier 1 Capital Ratio al 26,74% e il Total Capital Ratio al 27,41%.
Qui sotto, un momento della presentazione.