Deutsche Bank, maxi multa da 2,5 miliardi di dollari

2,5 MILIARDI DI DOLLARI – Deutsche Bank dovrà pagare 2,5 miliardi di dollari alle autorità americane e britanniche per risolvere il contenzioso che vede il colosso tedesco accusato di aver contribuito a manipolare gli indici utilizzati per stabilire i tassi di interesse di mutui, prestiti e carte di credito. E’ quanto riporta il Ny Times. Si tratta di gran lunga della sanzione più alta tra tutte quelle decise nell’ambito di un anno di indagini su diverse banche, accusate di essersi accordate per fissare i tassi in modo da trarne vantaggio. Fino a oggi, la multa più alta era stata quella pagata dalla svizzera Ubs, pari a 1,5 miliardi di dollari.

ILLECITI COMMESSI CONSAPEVOLMENTE
– Secondo Benjamin M. Lawsky, sovrintendente ai servizi finanziari nello stato di New York, la manipolazione dei tassi di interesse da parte dei dipendenti di Deutsche Bank a Londra e Francoforte tra il 2005 e il 2009 è stata “deliberata e consapevole”. “I mercati non si manipolano da soli”, ha detto: “ci vuole qualcuno che deliberatamente lo faccia”.

VIA SETTE MANAGER – Oltre alla multa, l’accordo prevede che una sussidiaria britannica di Deutsche Bank si dichiari colpevole di frode e che il gruppo istituisca un controllore indipendente che assicuri la compliance alla legge di New York. Non solo: le autorità hanno anche imposto alla banca di licenziare sette manager sospettati di essere coinvolti nella vicenda, sei dei quali sono basati a Londra. Altrettanti sospettati hanno già lasciato il gruppo.

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