Mps, Intesa, UniCredit e Ubi: i conti delle banche nelle stime degli analisti

CONTI TRIMESTRALI IN ARRIVO – Si alza il sipario sui conti trimestrali delle grandi banche italiane: parte Banca Mps, che comunicherà i dati il prossimo venerdì 8 maggio, seguita a ruota da Intesa Sanpaolo (11 maggio), UniCredit (12 maggio) e Ubi Banca (il 13 maggio).

POSITIVI SUL SETTORE BANCARIO ITALIANO – Gli analisti di Credit Suisse, che hanno diffuso un report sul settore, prevedono su base aggregata un aumento del 7% circa degli utili. “Continuiamo a privilegiare un’esposizione italiana tra i titoli bancari europei, grazie anche alle notizie positive sul fronte macro e su quello delle riforme”, hanno osservato gli analisti. “La forte performance registrata da inizio anno tuttavia, rende le valutazioni meno interessanti e il primo trimestre non si prefigura come un forte catalizzatore in termini di guadagni”.

INTESA SANPAOLO – Tra i quattro istituti italiani citati, la banca d’affari elvetica continua a favorire Intesa Sanpaolo (nella foto a destra, il ceo Carlo Messina), su cui ha un giudizio outperform e un target di prezzo di 3 euro. L’utile netto atteso per i primi tre mesi del 2015 è di 601 milioni di euro, mentre l’utile operativo è visto a 2,1 miliardi di euro e i ricavi totali a 4,2 miliardi. Gli analisti prevedono inoltre un utile netto (adjusted) a fine 2015 di 2,7 miliardi di euro, con un dividendo di 0,12 euro per azione e asset totali per 650 miliardi di euro. A fine 2016 infine, l’utile netto (adjusted) è atteso a 4 miliardi, il dividendo a 0,18 euro per azione e gli asset totali a 657 miliardi.

UBI BANCA – Il giudizio di Credit Suisse è outperform anche su Ubi Banca (target price di 7 euro), per cui gli analisti si aspettano un risultato netto trimestrale di 69 milioni di euro, un utile operativo lordo di 322 milioni e ricavi totali per 838 milioni. Per l’intero esercizio 2015, l’utile netto (adjusted) di Ubi è atteso a 339 milioni, mentre a fine 2016 dovrebbe portarsi a 550 milioni di euro con asset totali visti rispettivamente a 121 e 123 miliardi di euro. Il dividendo per azione dovrebbe attestarsi a fine anno a 0,17 euro (da 0,08 del 2014) per quasi raddoppiare a 0,29 euro a fine 2016.

UNICREDIT
– Quanto a UniCredit, gli analisti ritengono che il gruppo non sia ancora riuscito a realizzare una performance a livello internazionale in grado di migliorare la redditività complessiva, nonostante gli effetti benefici dell’apprezzamento del rublo e della cessione della controllata Pioneer. Il giudizio sulla banca guidata dal ceo Federico Ghizzoni (nella foto a sinistra) è neutrale con un target price di 5,5 euro. L’utile atteso per il primo trimestre 2015 è di 560 milioni di euro, l’utile operativo lordo è di 2,1 miliardi e i ricavi di 5,5 miliardi, mentre sul full year 2015 le attese indicano un risultato netto adjusted di 2,78 miliardi di euro (3,5 miliardi nel 2016), asset totali per 848 miliardi di euro (853 miliardi nel 2016) e un dividendo per azione di 0,11 euro per azione rispetto agli 0,12 del 2014, con un aumento a 0,15 euro atteso nel 2016.

MPS – Su Mps, infine, la view degli analisti è neutrale con un prezzo obiettivo di 0,4 euro per azione: “riteniamo che i multipli attuali rendano l’azione cara, con una performance altamente dipendente dalle potenziali iniziative del governo volte a risolvere il problema dei non performing loan (npl), che potrebbero avere implicazioni sul fronte m&a”, osservano gli esperti. Per il primo trimestre, l’utile è atteso comunque in terreno positivo e intorno ai 4 milioni di euro (era stato di -174 milioni di euro nel primo trimestre del 2014 e di -4,1 miliardi nel quarto trimestre), con un utile operativo di 435 milioni e ricavi totali per 1,1 miliardi. Nonostante il ritorno all’utile nel primo trimestre, tuttavia, il 2015 è visto ancora lievemente negativo, con una perdita netta adjusted stimata in circa 9 milioni di euro e asset per 174,7 miliardi, mentre nel 2016 il risultato netto dovrebbe toccare i 457 milioni di euro, con asset in calo a 169 miliardi. Per i prossimi due esercizi non è previsto alcun dividendo.

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