I promotori costano 23 miliardi l’anno agli italiani

23 MILIARDI DI EURO – Ben 23 miliardi di euro, circa la metà dei risparmi degli italiani nel 2013: è questa la cifra che, ogni anno, i risparmiatori italiani versano a chi consiglia e vende prodotti d’investimento. A fare una stima di “retrocessioni”, “incentivi” o rebates che pesano sulle tasche dei clienti di promotori finanziari e reti è una lunga analisi di AdviseOnly.

IL CALCOLO – Per quantificare l’inefficienza dell’industria del risparmio gestito, l’autore dell’articolo ha preso in considerazione il patrimonio gestito nelle varie categorie di prodotti d’investimento (fondi comuni, polizze unit-linked, fondi pensioni, gestioni patrimoniali); l’ammontare di commissioni pagate dai risparmiatori per ciascuna tipologia di prodotto e il tasso di retrocessione ai collocatori. Ha poi moltiplicato il patrimonio gestito per la commissione annua e per il tasso di retrocessione, ottenendo la significativa cifra di 23 miliardi di euro annui, che confluiscono soprattutto nelle casse di prodotti assicurativi e fondi comuni. Si tratta naturalmente di un dato stimato e per sua natura non preciso, sottolinea AdviseOnly, secondo cui la cifra effettiva si attesterebbe con una probabilità del 90% tra 17 e 31 miliardi di euro l’anno.

IL PESO DELLA CONSULENZA
– Una fetta di risparmio consistente, che potrebbe essere impiegata in modi più utili e virtuosi per la collettività, osserva ancora l’autore. Certo, conclude il post, tra le commissioni trova spazio anche la remunerazione per il servizio di consulenza finanziaria, che è giusto venga riconosciuto e pagato ai professionisti del settore. Ma l’advisory – in linea con gli orientamente della Mifid 2 – andrebbe evidenziata chiaramente e pagata a parte, solo se il cliente la vuole.

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