Promotori, training class: oggi parliamo di ritenute fiscali sui dividendi

RISPOSTA “A” –  La risposta esatta alla domanda di ieri – sugli obblighi di adeguata verifica della clientela in capo alle succursali di imprese di investimento italiane con sede in uno stato estero – era quella corrispondente alla lettera “A”. La ripubblichiamo di seguito.

Ai sensi del decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231, le succursali italiane delle imprese di investimento con sede in uno stato estero sono tenute a osservare gli obblighidi adeguata verifica della clientela?
A: Sì, fermo restando quanto previsto in materia di protezione di dati personali
B: Sì, purché esistano rapporti di collaborazione tra le autorità di vigilanza
C: No
D: No, si applica la legislazione vigente nel paese di origine

NUOVO QUESITO – Proseguiamo con le domande della nostra trainig class, dedicata agli aspiranti promotori finanziari alle prese con l’esame per l’iscrizione all’Albo. Oggi parliamo di ritenute fiscali sui dividendi. Mettetevi alla prova e tornate domani a verificare la risposta.

Come sono assoggettati a ritenuta i dividendi erogati da imprese fiscalmente residenti in Italia a possessori di azioni ordinarie non residenti in Italia ma residenti in Paesi con un regime fiscale privilegiato (Paesi black list)?
A: Con ritenuta a titolo d’imposta del 12,5%
B: Non sono soggetti a imposizione
C: Con ritenuta a titolo di acconto del 12,5%
D: Nessuna delle alternative è corretta

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