Albo unico, ecco l’articolo decisivo del ddl

I CONTENUTI DEL DDL – Il giorno dopo l’approvazione alla Camera del disegno di delegazione europea che dovrebbe dare il via alla riforma del settore della consulenza (qui la notizia), emergono i primi importanti dettagli sul testo. Quello che per ora si sa è che nella seduta del 2 luglio la Camera ha approvato in via definitiva, con 270 voti favorevoli e 113 voti contrari, il disegno di legge di delegazione europea 2014 (C. 3123), senza modificazioni al testo approvato dal Senato il 14 maggio scorso. Un testo che, come aveva anticipato Bluerating.com (qui la notizia), contiene al suo interno la delega al governo per il recepimento della Mifid 2 e del Mifir, riformando, in questo contesto, il settore della consulenza finanziaria con la creazione di un Organismo di vigilanza e di un unico Albo dei promotori-consulenti, dei consulenti indipendenti e delle società di consulenza.

IL NUOVO ALBO – Il disegno di legge di delegazione europea 2014, dopo le modifiche apportate dal Senato, si compone di 21 articoli ed è corredato da due allegati. Gli articoli del disegno di legge contengono disposizioni di delega per il recepimento di 58 direttive europeeper l’adeguamento della normativa nazionale a 6 regolamenti e per l’attuazione di 10 decisioni quadro. In particolare, l’articolo 9, modificato nel corso dell’esame al Senato, fissa principi e criteri direttivi per l’esercizio della delega per l’attuazione della direttiva 2014/65/UE, meglio conosciuta come Mifid 2, e per l’applicazione del regolamento 600/2014 (Mifir). La disposizione prevede che l’adeguamento dell’ordinamento con la nuova disciplina europea debba avvenire, principalmente, tramite l’aggiornamento del Testo unico sulla finanza, che poi è il decreto legislativo 58 del 1998 (il quale ha istituito l’Albo unico dei promotori finanziari, n.d.r.). Il termine per il recepimento è fissato al 3 luglio 2016. Ed è per l’appunto in questo contesto che si inserirebbe l’avvio del nuovo Organismo con poteri di vigilanza e sanzionatori sui promotori finanziari, sui consulenti finanziari indipendenti e sulle società di consulenza finanziari, iscritti in un unico Albo contenente tre registri, sul modello dell’Oam (qui per le notizie precedenti).

Ecco, in sintesi, cosa prevede l’articolo 9 del ddl (clicca qui per leggere il testo completo).



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