Alma Foti: la nostra mission è (anche) favorire il ricambio generazionale

PARLA ALMA FOTI – In una professione tradizionalmente al maschile, sta crescendo il ruolo della donne promotore finanziario. E’ il caso, per esempio, di Alma Foti (nella foto) che neofita proprio non è, avendo iniziato l’attività nel 1991, lavorando prima per Finanza & Futuro, Azimut e ora Banca Fideuram. E’ iscritta all’Anasf dal 1994 e dal 2006 al 2010 ha ricoperto il ruolo di coordinatore regionale della Lombardia. E’ al suo primo mandato come consigliere nazionale. Questo è la sua opinione su presente e scelte future dell’Anasf.

Dal 1977, anno della sua fondazione a oggi, l’Anasf è una realtà che è cresciuta costantemente. Cosa rappresenta oggi per i promotori finanziari?
Anasf è l’unica associazione che tutela gli interessi dell’intera categoria, anche dei non iscritti. Negli ultimi anni l’immagine dell’associazione è cresciuta, con un ruolo sempre più qualificante nei confronti delle autorità di mercato, sia a livello nazionale che europeo. Apprezzo molto il ruolo sociale di Anasf per l’attenzione posta verso il risparmiatore, cercando di aumentarne la consapevolezza nelle scelte in tema di investimenti, ma anche nel ruolo ormai consolidato di educatore finanziario con il progetto “Economic@mente”.

Quali compiti e mission affiderebbe all’Anasf del futuro?
In tre parole tutela, sviluppo e consulenza. Fondamentale sarà riappropriarsi della qualifica di “consulenti finanziari” con una riorganizzazione dell’attività di consulenza nell’ambito di Apf, cercando di aprire finalmente le porte della professione anche alle persone giuridiche. Ritengo importante anche la mission del ricambio generazionale, cercando di favorire l’ingresso dei giovani prevedendo nuove forme di accompagnamento alla professione.

Tra contratto nazionale di categoria dei promotori finanziari, realizzazione dell’Albo unico dei consulenti finanziari e soluzione del problema Enasarco dei pf, quale preferirebbe realizzare e perché?
Sono temi tutti molto importanti e fondamentali, diciamo che da consulente finanziario vorrei avere finalmente un unico ente previdenziale.

A suo giudizio quale risultato concreto può raggiungere il prossimo decimo Congresso Anasf di Perugia?
Auspicherei la creazione tra i consiglieri nazionali di un reale spirito di collaborazione e associazione per continuare a favorire e tutelare la nostra categoria e quella dei risparmiatori, con un continuo confronto tra tutti sui temi della professione, evitando quindi  i  troppi “personalismi”!
 

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