Voluntary, copertura penale senza costi extra

VOLUNTARY – Una sanatoria ad amplissimo raggio, che consentirà di mettere al riparo senza pagare anche quegli anni su cui c’era il punto interrogativo del raddoppio dei termini che avrebbe potuto rendere eccessivamente onerosa la procedura. È quanto emerge – secondo Il Sole 24 Ore – dalla seconda versione dello schema di decreto legislativo sulla certezza del diritto esaminato dal Consiglio dei ministri e il cui testo (insieme a quelli su internazionalizzazione delle imprese e fattura elettronica) è stato assegnato alle commissioni di Camera e Senato.

NON PUNIBILITA’ – La non punibilità penale e amministrativa non sarà quindi vincolata al pagamento anche degli anni pregressi, come sembrava invece dalle prime bozze della nuova versione di decreto. Il testo consegnato al Parlamento per un nuovo parere prevede, infatti, che per la causa di non punibilità (articolo 5-quinquies, comma 2 del decreto legge 167/2000) “si considerano oggetto della procedura di collaborazione volontaria anche gli imponibili, le imposte e le ritenute correlati alle attività dichiarate nell’ambito di tale procedura per i quali è scaduto il termine per l’accertamento”.

L’EMERSIONE DE PATRIMONI ESTERI – Quindi, tanto per fare un esempio, chi dovesse presentare un’istanza dichiarando un’evasione per il 2008 si vedrebbe applicare la non punibilità per quell’anno anche se poi si troverebbe a pagare solo per i redditi prodotti in annualità non decadute (in sostanza dal 2010 in poi). Di fatto, è una norma sblocca-voluntary che tenta di far decollare l’emersione dei patrimoni detenuti all’estero.

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