Al top i numeri di Mediolanum mentre Banca Esperia soffre

IL GRUPPO MEDIOLANUM – Il consiglio di amministrazione di Mediolanum (nella foto Ennio e Massimo Doris), riunitosi oggi a Basiglio, ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2015. Secondo i dati diffusi dal gruppo, nella prima metà del 2015 evidenziano il risultato di periodo più solido nella storia di Mediolanum, grazie alla continua espansione delle masse e alla crescita ininterrotta – anche nel secondo trimestre – dei ricavi ricorrenti. Tra questi, le commissioni di gestione hanno registrato un incremento del 27% rispetto a un anno fa, a conferma della sostenibilità del modello di business. Il gruppo ricorda anche che alla crescita dei risultati economici si accompagna una solidità patrimoniale che vede Mediolanum ai primi posti in assoluto nel panorama bancario italiano. Come sottolineato, l’utile netto consolidato del semestre è stato 227,4 milioni di euro, +38% rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno scorso. Il totale delle masse gestite e amministrate è salito a 69.841 milioni, in crescita del 14% rispetto al dato al 30 giugno 2014 e dell’8% rispetto al saldo di inizio anno. Il common equity tier 1 ratio risulta pari al 18,5% al 30 giugno 2015.

BANCA MEDIOLANUM – Più nel dettaglio, relativamente a Banca Mediolanum: la raccolta netta è stata positiva per 2.173 milioni complessivi, +15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da segnalare in particolare la raccolta in fondi (che include quella realizzata attraverso le polizze unit-linked), attestatasi a 2.712 milioni, +17% rispetto al primo semestre dell’anno scorso. Gli impieghi alla clientela retail si sono attestati a 5.831 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto al 30 giugno 2014. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti è pari allo 0,7%. Il numero di promotori finanziari al 30 giugno 2015 è pari a 4.393 unità. Il totale dei clienti al 30 giugno 2015 si attesta a 1.101.503. I conti correnti e di deposito al 30 giugno 2015 hanno raggiunto il numero totale di circa 800.300 unità.

BANCA ESPERIA – Per quanto riguarda Banca Esperia (nella foto l’a.d. Cingoli), vanno segnalati in particolare: utile netto di 5,8 milioni, in calo del 23% rispetto al periodo corrispondente del 2014. Masse amministrate attestatesi a 17.612 milioni, in crescita del 14% rispetto al 30 giugno 2014 e dell’11% rispetto a inizio anno. Con riferimento ai mercati esteri:  l’utile netto dei mercati esteri risulta pari a 4,5 milioni.Le masse gestite e amministrate si sono attestate a 3.897 milioni, in aumento del 26% rispetto al 30 giugno 2014 e del 12% da inizio anno. Si ricorda che sul bilancio semestrale consolidato abbreviato sono tuttora in corso le attività di revisione contabile limitata da parte della società di revisione legale dei conti, che non ha ancora emesso la propria relazione.

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