Intesa Sanpaolo archivia il semestre migliore dal 2008

IL MIGLIOR RISULTATO DAL 2008 – Il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo (nella foto il numero uno Carlo Messina, qui le sue dichiarazioni) ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2015. Il gruppo, si legge sulla nota ufficiale post-cdg, nel periodo ha registrato “un forte miglioramento della redditività – superiore agli obiettivi del Piano di Impresa 2014-2017 – nonostante il permanere di un contesto di mercato difficile, confermando la solidità dello stato patrimoniale”. L’utile netto del semestre è risultato superiore all’ammontare dei dividendi annunciati per l’esercizio 2015: è salito, comunica il gruppo nella nota, a 2.004 milioni di euro, il dato semestrale più alto dal primo semestre del 2008, rispetto ai 720 milioni del primo semestre 2014. L’utile netto del secondo trimestre 2015 è invece risultato in marginale flessione a 940 milioni rispetto ai 1.064 milioni del primo trimestre. Bene, “nonostante i riflessi fortemente negativi della crisi greca sull’andamento dei mercati finanziari”. Il tutto con un apporto nel primo semestre 2015 di 1.494 milioni di euro dal wealth management (+42,5% rispetto al primo semestre 2014) – derivanti per 615 milioni dal private banking (+45,4%), per 302 milioni dall’asset management (+61,5%) e per 577 milioni dall’insurance (+31,7%) – di 1.218 milioni dalla Banca dei Territori (+4%), di 1.210 milioni dal corporate e investment banking (+12,7%) e di 373 milioni dalle Banche Estere (+20,3%).
 
IL CONTRIBUTO DEL WEALTH MANAGEMENT – In forte crescita l’ammontare di risparmio gestito: aumento di circa 23 miliardi di euro nel primo semestre 2015, con circa 22 miliardi di raccolta netta, di cui circa 9 miliardi convertiti da raccolta amministrata; aumento di circa 66 miliardi da fine 2013, con circa 52 miliardi di raccolta netta, di cui circa 27 miliardi convertiti da raccolta amministrata. Sostenuta la dinamica delle commissioni nette: 3.794 milioni nel primo semestre 2015, il dato semestrale più elevato dalla costituzione di Intesa Sanpaolo, +14,6% rispetto al primo semestre 2014. Le commissioni nette del secondo trimestre 2015 sono aumentate del 14,6% rispetto ai 1.727 milioni del secondo trimestre 2014. In dettaglio, si è registrata una diminuzione del 6% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita del 28,6% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito l’apporto da risparmio gestito è salito del 40% (con 43 milioni di euro di commissioni di performance registrate nel secondo trimestre 2014), quello da prodotti assicurativi aumenta del 38,4%, e quello da intermediazione e collocamento di titoli scende del 17%.
 

DIVIDENDI PER 2 MILIARDI DI EURO – Al 30 giugno 2015, la struttura operativa del gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 5.608 sportelli bancari – di cui 4.286 in Italia e 1.322 all’estero – con 92.053 dipendenti. La divisione asset management nel secondo trimestre 2015 ha registrato un risultato netto pari a 128 milioni, con un +36,4% rispetto ai 94 milioni del primo trimestre 2015. Nel primo semestre ha incassato invece un risultato netto pari a 223 milioni, equivalenti a un +85,8% rispetto a 120 milioni del primo semestre 2014. Per il gruppo Intesa Sanpaolo, si legge sulla nota che accompagna l’uscita dei conti, “nel 2015 è attesa una crescita dei proventi operativi netti favorita dalle commissioni nette, del risultato della gestione operativa e del risultato corrente al lordo delle imposte, con una riduzione del costo del rischio, nel quadro di una redditività sostenibile. È confermato l’impegno alla distribuzione di 2 miliardi di euro di dividendi cash per l’esercizio 2015, indicato nel Piano di Impresa 2014-2017”. 

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