Mps torna a vedere l’utile nel semestre

RITORNO ALL’UTILE – Mps torna in utile e batte le attese: il gruppo senese ha archiviato i primi sei mesi del 2015 con un risultato netto positivo per 193,6 milioni di euro (dopo svalutazioni per crediti deteriorati a 984 milioni: il dato è nettamente sopra le stime degli analisti (Banca Imi indicava 86 milioni, Equita sim 166 milioni) e in controtendenza rispetto al rosso di 353 milioni di euro di un anno prima. Sul netto del periodo ha inciso anche una plusvalenza straordinaria di 125 milioni di euro (da 175 milioni) per la cessione di partecipazioni, in gran parte legata alla vendita della quota in Anima.

GLI ALTRI NUMERI DEL CONTO ECONOMICO
-  I ricavi si sono attestati a 2,43 miliardi di euro, anche questi sopra le aspettative (2,36 miliardi), con una crescita del 25,3%. La crescita maggiore è stata registrata a livello di margine operativo lordo, cresciuto dell’84% a 1,116 miliardi di euro. Il margine di interesse è salito del 4,7% a 1,18 miliardi, le commissioni nette del 6,4% a 927 milioni. Il costo del credito è sceso 168 pb da 182 del primo semestre 2014, mentre la copertura dei crediti deteriorati è rimasta stabile al 48,8%. Dal punto di vista della solidità patrimoniale, con un Cet1 ratio transitional al 30 giugno 2015 proforma inclusivo dell’aumento di capitale all’11,3%, e un Cet1 ratio fully loaded al 10,7%, la banca è andata oltre la richiesta della Bce (10,2%). Il cda ha convocato per il prossimo 15 settembre l’assemblea ordinaria per la nomina del nuovo presidente, al posto del dimissionario Alessandro Profumo.

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