UniCredit, qualche nube sulla cessione in Ucraina

PERDITE SU CAMBI – UniCredit potrebbe trovare un ostacolo sulla strada per uscire dall’Ucraina. Secondo alcune indiscrezioni, il gruppo Ukrsotsbank – tra le attività bancarie ucraine messe in vendita dall’istituto italiano – potrebbe registrare importanti perdite su cambi nel momento in cui la sua cessione dovesse essere completata.

MEMORANDUM OF UNDERSTANDING – All’inizio di agosto Unicredit aveva firmato un memorandum di understanding con la società lussemburghese Abh Holdings per trattare per tre mesi in esclusiva la vendita della sua controllata in Ucraina in cambio di una quota di minoranza di Abh (qui la notizia). L’istituto però potrebbe fronteggiare 641 milioni di euro di svalutazione dovute al deprezzamento della moneta ucraina e non ancora registrate a conto economico.
 
IL COMMENTO DEGLI ESPERTI – La valuta ucraina è sostanzialmente stabile da fine giugno (-1%), ricordano gli analisti di Intermonte. “In caso di cessione di Ukrsotsbank, la riserva per rischi di cambio negativa dovrebbe passare a conto economico senza però impattare i capital ratios (che a fine giugno rispettavano le richieste dell’autorità nazionale). La transazione non dovrebbe quindi ridurre i capital ratios di Unicredit assumendo che il prezzo di cessione sia in linea con il valore della partecipata iscritto a bilancio e considerando che la cessione dovrebbe ridurre gli attivi ponderati di 2 miliardi di euro controbilanciando così l’effetto negativo derivante dalle perdite che Ukrsotsbank potrebbe registrare nel terzo trimestre 2015. Confermiamo la raccomandazione “interessante” su UniCredit, con target price a 7,50 euro”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: