SI ALLUNGANO I TEMPI – Secondo quanto anticipato dal Financial Times, la Bce impiegherà più tempo (4 anni invece dei 2 previsti inizialmente) per completare l’analisi dei modelli interni applicati dalle 123 banche sotto la sua supervisione. Secondo gli analisti di Equita la notizia dovrebbe allentare la pressione regolamentare sulle banche, rappresentando, quindi, una notizia positiva per il comparto.
BANCO POPOLARE A RISCHIO – Ma fra le banche a rischio revisione, riporta Milanofinanza.it, il mercato individua il Banco Popolare che si prepara all’aggiornamento dei parametri (PD ed LGD) dei propri modelli interni che dovrebbero portare a un peggioramento entro fine anno di 60bps del coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1. A fine giugno in regime transitorio il CET1 del Banco Popolare è risultato pari al 12,2%, in crescita rispetto all’11,9% di fine marzo. A livello pro-forma, considerando il venire meno del rischio Grexit alla fine del secondo semestre e considerando l’impatto della cessione della quota in Icbpi (140 milioni sulla base della valutazione dell’istituto di 2 miliardi), il CET1 phased-in sale al 12,8% e quello fully phased al 12,4%