Abn Amro, utile da record. E si guarda all’ipo

UTILE RECORD – Secondo quanto riportano le agenzie di stampa ABN Amro, la banca olandese nazionalizzata durante la crisi e che ora si prepara a tornare privata, ha registrato una forte crescita degli utili ricorrenti nel secondo trimestre, grazie al buon stato di salute dell’economia olandese e alla diminuzione degli accantonamenti per crediti dubbi. L’utile netto ricorrente è salito a 600 milioni di euro nel periodo aprile-giugno, rispetto ai 322 milioni di un anno prima.

IL DIVIDENDO – In una dichiarazione, l’a.d. Gerrit Zalm ha spiegato che la banca che “è sulla strada per una possibile quotazione entro l’anno”, ha “un profilo di rischio moderato” e promette che non si lancerà in “nessuna avventura” una volta tornata sul merato. Il Tier 1 Capital ratio era pari al 14% a fine giugno, un livello elevato per gli standard europei. Per tutto l’esercizio la banca pagherà un dividendo pari al 40% dell’utile netto, di cui 350 milioni come acconto cedola.

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