Anasf, Conti Nibali: ci sceglierà chi vuole il cambiamento radicale

APPELLO AL VOTO – L’appello al voto delle liste in campo nelle elezioni Anasf continua. Oggi il messaggio diretto ai soci, che hanno intanto iniziato a ricevere al proprio indirizzo le schede elettorali, spetta a Elio Conti Nibali (nella foto), co-leader della lista 3 “Il Salto di Qualità: Professionisti per il Cambiamento”.

Conti Nibali, quali sono le tre ragioni più importanti perché un socio dovrebbe votare per la vostra lista?
Il primo obiettivo da perseguire, ed è la prima ragione per cui chiediamo il voto, è quello di tornare a essere interlocutori credibili verso le Istituzioni, l’industria e tutti gli attori del mercato, per radicare in modo significativo la nostra professione tra i risparmiatori. Questo da tempo non accade e corriamo il rischio di venire marginalizzati proprio nel momento in cui esistono, invece, tutte le condizioni per fare un salto di qualità. Il secondo motivo è la nostra assoluta convinzione che sulla prestazione del servizio di consulenza la nostra categoria non sia seconda a nessuno. Metteremo tutto il nostro impegno perché la normativa e la regolamentazione lo recepiscano in maniera inequivocabile, con conseguenti ritorni favorevoli, anche economici, per la nostra attività. In questo contesto, insistere per potere esercitare l’attività anche nella forma della persona giuridica sarà un impegno prioritario.
La terza ragione è il nostro approccio alle problematiche in materia fiscale: bisogna risolvere definitivamente questioni che creano troppi problemi a tanti colleghi, come l’Irap, o che scoraggiano l’inserimento di giovani nella nostra professione, penalizzando anche il passaggio generazionale dei portafogli.

Qualora la sua lista risulti vincente cosa cambierà in Anasf rispetto alle precedenti gestioni?
Riprenderemo un percorso che certamente in passato aveva dato ottimi risultati, convinti che il compito dell’Anasf sia quello di valorizzare il nostro ruolo e la nostra professione. Questo avverrà con il confronto, prima di tutto con l’industria che certamente non potrà non condividere il nostro obiettivo. L’Anasf tornerà ad essere un’associazione aperta al contributo di tutti, senza maggioranze che lascino fuori le idee e la partecipazione degli associati che rappresentano l’unica nostra forza.  Cambierà radicalmente il modello organizzativo, mettendo al centro il territorio, ripartendo dal basso, con due fari invalicabili, l’etica e le competenze.

In sede del X Congresso di Perugia sareste disposti a una collaborazione programmatica con altre liste?
C’è molta differenza tra il nostro programma che vuole discontinuità con quelli che intendono continuare a proporre strade che hanno avvilito tanti anni di faticoso lavoro. Il congresso sarà, comunque, occasione di confronto e troveremo le possibilità, ove siano concrete, di condividere con la maggior parte dei delegati percorsi utili alla nostra professione. Certamente non ragioneremo su accordi per le poltrone, rifiuteremo logiche spartitorie, il nostro impegno è per un congresso in cui si confrontino le idee.

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