Conti Nibali: meno votanti, Anasf lontana dagli associati

RIFLETTERE SUL CALO DEI VOTANTI – Superata la delusione per il risultato elettorale non certo entusiasmante della sua lista (la 3, “Salto di Qualità: Consulenti per il Cambiamento”, che ha ottenuto il 34,6% delle preferenze risultando distanziata di oltre 23 punti percentuali dalla leader Lista 1), Elio Conti Nibali (nella foto) pone l’accento sulla necessità di una generale riflessione in seno all’Anasf per il sensibile calo dei soci votanti rispetto al precedente iter elettorale (dal 70,5% al 60,3%, oltre il 10% in meno. N.d.r.)  “Il risultato elettorale dà ragione a Maurizio Bufi, che aveva impostato la sua campagna elettorale sulla richiesta di dare continuità alla governance associativa e alla sua presidenza. Mi permetto di aggiungere che dà ragione però anche a me: l’imbarazzante calo dei votanti conferma purtroppo che l’associazione oggi è vista molto distante dai reali interessi degli associati. Tutti, responsabilmente, dovremo ripartire da questi numeri se vorremo seriamente rilanciare l’Anasf”.

PASSARE AL VOTO ELETTRONICO –
Per Franco Ragone, leader della Lista 2 “Professione Partecipazione” (espressione prevalente dei pf di Banca Generali, che si è fermata al 4,5% dei voti), il successo della Lista 1 è netto ma non superiore a quello delle precedenti elezioni. “Rispetto a quattro anni fa, Bufi ha sostituito i voti dei colleghi di Allianz e Azimut con quelli di Mediolanum, ottenendo lo stesso numero di Consiglieri nazionali, cioè 14 su 25”. Secondo Ragone, inoltre, va messo in soffitta il vecchio sistema del voto postale ormai superato. “Si è votato con un sistema, quello postale, anacronistico e fuorviante. L’adozione di un sistema elettronico metterebbe fine a un iter elettorale interminabile, faciliterebbe il confronto delle idee, consentirebbe un voto diretto e istantaneo e forse darebbe anche risultati diversi.”

IL CAMBIAMENTO E’ SOLO RIMANDATO
Carlo Bagnasco, capolista con Simonetta Bersani della Lista 4 “Professionista Consulente: il Futuro della Finanza” (espressione dei soli pf di Finanza & Futuro), fa due osservazioni a caldo. “La prima è che prendo atto del risultato laddove si evidenzia che il cambiamento di Anasf proposto dalle Liste 2,3 e 4, come spesso accade e come in parte è inevitabile, ha bisogna di tempo per essere capito e apprezzato. Osservo, peraltro, che trovo invece incoraggiante e positivo che oltre il 42% abbia votato per il cambiamento forte di Anasf e questo risultato si tratterà di farlo valere e sviluppare a cominciare dal Congresso di Perugia”. La seconda osservazione di Bagnasco è legata al calo netto di oltre 10 punti della partecipazione al voto. “Questo dato è la conferma, purtroppo nei numeri, della disaffezione e della lontananza dei soci dall’Anasf. Mai nella storie delle sue votazioni la percentuale dei votanti è stata così bassa. E’ dato rilevante che deve preoccupare e che merita davvero una profonda riflessione”.

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