Il wealth management fa bene ai conti di Cariparma Credit Agricole

SALE IL RISULTATO NETTO – Sono stati resi noti i risultati al 30 settembre 2015 del gruppo Cariparma Crédit Agricole, che confermano il trend di crescita della redditività dimostrato nei trimestri precedenti, mantenendo livelli adeguati di patrimonio e liquidità. In uno scenario macroeconomico che conferma i segnali di ripresa, il gruppo Cariparma Crédit Agricole ha conseguito nei primi nove mesi del 2015 un risultato netto in forte crescita e pari a 192 milioni di euro.

BENE IL WEALTH MANAGEMENT – La performance è trainata dal miglioramento della gestione operativa (+12% a/a) e dalla progressiva flessione del costo del credito (-6% a/a). Proventi in crescita (+5%) – sostenuti dall’importante contributo delle commissioni (+7% a/a), trainate dal comparto wealth management – e oneri operativi sotto controllo, si traducono in un miglioramento dell’efficienza dell’istituto, con un cost/income al 53% (-3% a/a). Si conferma una limitata incidenza delle sofferenze su crediti netti, pari al 2,9% rispetto ad una media di sistema del 4,8%. La solidità patrimoniale si conferma su livelli adeguati, con un Common Equity Tier 1 del 11,0% ed un Total Capital Ratio del 13,3%; la liquidità resta su livelli soddisfacenti, con un indicatore LCR al 150%.

LE MASSE INTERMEDIATE
– La masse intermediate del gruppo Cariparma Crédit Agricole raggiungono a settembre 2015 quota 133 miliardi di euro (+4% a/a). Gli impieghi verso la clientela pari a 34 miliardi (+1% a/a) sono sostenuti dalla positiva attività del comparto mutui casa (+6% a/a). La raccolta totale si attesta a 97 miliardi di euro, in crescita del +6% a/a: in particolare la raccolta gestita conferma un andamento positivo raggiungendo quota 25 miliardi di euro (+14% a/a); in crescita anche la raccolta diretta (+6% a/a), anche grazie all’emissione di un ulteriore covered bond per un miliardo di euro.

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