Mediolanum, nove mesi d’oro

IL BUSINESS VA PER IL GRUPPO DEI DORIS – Affari sempre con il vento in poppa per il gruppo Mediolanum, che nei primi nove mesi dell’anno vede premiato il proprio modello di business e la strategia di investimento proposta alla clientela: la raccolta netta positiva, infatti, ha sostanzialmente compensato gli effetti della volatilità registrata sui mercati finanziari durante il terzo trimestre. Nel dettaglio l’utile netto consolidato dei primi nove mesi è stato di 311,4 milioni di euro, +26% rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno scorso. Il totale delle masse gestite e amministrate si è attestato a 66,9 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al dato al 30 settembre 2014 e del 4% rispetto al saldo di inizio anno, mentre il common equity tier 1 ratio al 30 settembre 2015 è pari a 18,80%. 

BANCA MEDIOLANUM, RACCOLTA IN FONDI +7% – Nello specifico, relativamente a Banca Mediolanum, guidata dall’amministratore delegato Massimo Doris (che è anche vice presidente di Mediolanum S.p.a), la raccolta netta è stata positiva per oltre 3 miliardi di euro, leggermente superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da segnalare in particolare la raccolta in fondi (che include quella realizzata attraverso le polizze unit-linked), attestatasi a 3,75 miliardi di euro con un incremento del 7%.  Il numero dei promotori finanziari al 30 settembre 2015 era pari 4.393, mentre il totale dei clienti al 30 settembre 2015 si attesta a oltre 1 milione e 110mila. Infine, i conti correnti e di deposito al 30 settembre 2015 hanno raggiunto il totale di circa 817.400, con un incremento del 7% rispetto alla stessa data dell’anno scorso e del 7% da inizio anno. 
BANCA ESPERIA, VOLUMI IN CRESCITA MA UTILE IN CALO – Per quanto riguarda Banca Esperia, vanno segnalati in particolare: l’utile netto di 5,4 milioni, in diminuzione rispetto agli 8,7 milioni del periodo corrispondente del 2014. Le masse amministrate attestatesi a oltre 16,6 miliardi di euro (8,3 miliardi è la quota Mediolanum), in crescita del 4% rispetto al 30 settembre 2014, +4% rispetto a inizio anno. 

MERCATI ESTERI, LE MASSE TOTALI A +16% RISPETTO AL 2014
– Con riferimento ai mercati esteri: l’utile netto è stato pari a 5,4 milioni di euro. Le masse gestite e amministrate si sono attestate a oltre 3,7miliardi di euro, in aumento del 16% rispetto al 30 settembre 2014 e del 9% da inizio anno.
NO A FUSIONE BANCA ESPERIA CON MEDIOLANUM PRIVATE BANKING – A proposito di Banca Esperia, nel webcast con gli analisti Massimo Doris ha smentito l’esistenza di progetti del gruppo di acquisizione totale della banca per fonderla con Mediolanum Private Banking. “Non c’è alcun progetto del gruppo in questa direzione, anche se mai dire mai”, ha affermato Doris. 
 
NESSUN INTERESSE PER LE POPOLARI – Il gruppo Mediolanum si tira fuori dal risiko bancario, che per Massimo Doris “si prevede interesserà le banche tradizionali, dovuto soprattutto alla trasformazioni delle popolari in Spa, con conseguente possibilità di aggregazioni e fusioni interne a quel mondo”. l’a.d. ha aggiunto che “non siamo interessati a questo tipo di banche, abbiamo un modello totalmente diverso. Continueremo a crescere per linee interne con professionisti provenienti da banche o altre reti. Per l’estero, confermo, che continuano a rimanere strategiche le nostre controllate”. 
 
 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!