Promotori, Bufi non si sbilancia sul nuovo nome

L’INTERVISTA – “Ci auguriamo che presto veda la luce l’organismo unico dei consulenti finanziari”. Lo ha dichiarato Maurizio Bufi, riconfermato presidente dell’Anasf, in un’intervista ad Affari&Finanza de La Repubblica. Per Bufi la direttiva Mifid2, di cui è sempre più probabile lo slittamento a gennaio 2018, “distingue la prestazione del servizio di consulenza su base indipendente e su base non indipendente. In linea di principio questo impianto salvaguarda il modello distributivo italiano, poi si tratterà di vedere come verrà declinato e implementato a livello di normativa nazionale”.

SPAZIO PER ALTRE MODALITA’  - Secondo il presidente dell‘Anasf, “non tutti sono disposti a pagare un servizio di consulenza a parcella: molto dipende dalla tipologia dell’investitore e dall’entità delle masse”. Per Bufi “il modello distributivo del tied-agent, il consulente finanziario che è autorizzato anche al collocamento, per le sue innate caratteristiche è quello che riesce a dare il miglior servizio/prodotto al cliente, ma questo non vuol dire che non ci sia spazio per altre modalità, ivi compresa la consulenza a parcella. Vedremo: non faccio né stime, né pronostici”.

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