Credit Suisse accusa Ubs di rubargli i consulenti

L’ACCUSA A UBS Credit Suisse punta il dito contro Ubs. Secondo quanto rivela il Wall Street Journal le due banche si starebbero dando battaglia negli Stati Uniti nella lotta a conquistare quote di mercati nella fascia degli high-net-worth-individual (Hnwi), cioè i clienti con reddito di fascia alta. Credit Suisse ha infatti presentato un esposto alla Finra, la Financial Industry Regulatory Authority, dove accusa Ubs Wealth Management Americas di aver condotto una politica di reclutamento scorretta nel corso degli ultimi mesi nei confronti proprio delle attività di private banking del Credit Suisse.

PASSAGGIO DI CAPITALI – Decine di dipendenti avrebbero cambiato casacca portando in dote al nuovo datore di lavoro anche le informazioni sui clienti in loro possesso. Ubs ha approfittato del cambiamento per proporre ai dipendenti condizioni migliori. Così facendo ha fatto man bassa di consulenti. Su 300 coinvolti 70 hanno cambiato casacca, e con loro, si sarebbero spostati, diversi clienti e capitali. A seconda delle fonti la cifra arriva fino a 30 miliardi.

MOSSA A SORPRESA – Alcuni broker ed esperti legali sono per sorpresi della mossa del Credit Suisse, dal momento che la banca svizzera sta chiudendo l’unità in cui i broker hanno lavorato. Lo stesso istituto a ottobre aveva infatti dichiarato che la sua divisione private banking non aveva “le dimensioni necessarie per competere in modo sostenibile senza investimenti significativi o acquisizioni”.

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