UBP, cresce dell’11,5% il patrimonio in gestione

LIEVE CALO DEL RISULTATO OPERATIVO – Il patrimonio in gestione di Union Bancaire Privée, UBP SA, è cresciuto dell’11,5% raggiungendo quota 110 miliardi di franchi svizzeri, grazie agli apporti di capitale dei clienti istituzionali e dei clienti acquisiti da Coutts Emea. Il risultato operativo (al netto dei costi di ristrutturazione e degli accantonamenti) ha raggiunto 152 milioni di franchi (163 milioni di franchi a fine 2014), in lieve calo in un contesto reso particolarmente difficile dai tassi d’interesse negativi e dagli effetti valutari.  Dopo le spese eccezionali sostenute per l’integrazione di Coutts Emea e per l’accordo raggiunto con il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti nell’ambito dello Swiss Bank Program (188 milioni di dollari), l’utile netto si è attestato a 25,2 milioni di franchi.

 
PROVENTI STABILI – I proventi dell’attività rimangono stabili, a 750 milioni di franchi svizzeri (768 milioni di franchi alla fine del 2014), nonostante condizioni di mercato particolarmente difficili, con un ritorno della volatilità, tassi d’interesse negativi e un franco forte. I costi d’esercizio sono aumentati appena del 2,4%, in un contesto in cui la banca ha dovuto far fronte ai costi derivanti dall’integrazione di Coutts Emea e a importanti investimenti necessari per rispondere al nuovo quadro regolamentare. Come si diceva, al 31 dicembre 2015 il patrimonio in gestione ha raggiunto i 110 miliardi di franchi svizzeri. L’aumento dell’11,5% rispetto all’esercizio precedente è attribuibile agli apporti netti dei clienti istituzionali e dei clienti acquisiti da Coutts Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). Il totale degli apporti netti ammonta a 15,7 miliardi di franchi svizzeri e compensa la volatilità dei mercati e le ripercussioni derivanti dalla rivalutazione del franco, il cui impatto combinato è stimato attorno ai 4 miliardi di franchi. «Il risultato operativo dimostra la resistenza delle nostre attività di private banking e asset management in uno scenario difficile, grazie in particolare alla rigorosa gestione dei costi e al significativo aumento del patrimonio in gestione», spiega Guy de Picciotto, CEO dell’UBP.
 
FORTE BASE PATRIMONIALE – Dopo l’acquisizione di Coutts Emea, UBP registra un indice di capitalizzazione Tier 1 del 24%, di gran lunga superiore al minimo richiesto da Basilea III e dalla Finma. UBP si conferma quindi una delle banche meglio capitalizzate e dispone della base finanziaria necessaria allo sviluppo delle sue attività di gestione patrimoniale al servizio dei clienti privati e istituzionali.
 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!