Bufi (Anasf): “i consulenti? Indispensabili”

FOCUS SULLA CONSULENZA – Il discorso introduttivo del presidente Maurizio Bufi ha aperto la seconda giornata di ConsulenTia 2016, la manifestazione organizzata a Roma dall’Anasf e che si concluderà domani. “Saluto i consulenti finanziari e in particolare gli associati Anasf”, ha aperto il suo intervento Bufi. “Sembra di partecipare a un evento che ha una profondità molto maggiore dal punto di vista cronologico. In soli tre anni abbiamo realizzato un evento a cui non si può mancare”. Bufi ha messo al centro del suo discorso il tema della consulenza e dell’assistenza ai risparmiatori. “Lo slancio consulenziale è sempre stato presente negli operatori e nell’industria. Della consulenza non possiamo fare più a meno né di chi questa consulenza è in grado di darla. Dopo la vicenda delle quattro banche del territorio mi auguro che in futuro non si parli più di risparmio tradito ma di risparmio assistito da soggetti abilitati a farlo”. Il focus, poi, sulla sviluppo delle competenze dei professionisti. “Le linee guida dell’Esma l’attività deve rispondere a precisi requisiti di competenza e noi di queste linee guida vogliamo essere i migliori interpreti”.

FONDAMENTALI PER L’ALBO UNICO
-  Bufi ha anche ricordato i numeri dell’industria della promozione finanziaria, “55mila soggetti iscritti all’Albo, quasi 4 milioni di famiglie italiane assistite, oltre il 10% della ricchezza delle famiglie italiane. Senza contare un contributo non trascurabile nello sviluppo del lavoro autonomo. Ma la nostra utilità va oltre i numeri”. Non poteva mancare un riferimento all’Albo unico, che anzi è al centro dei lavori. “L’Anasf si è fatta parte diligente a dare compimento a un quadro organico della consulenza finanziaria, di questo si dovrà tener conto al momento delle scelte di governance e vigilanza”. Poi alcune frecciate del massimo esponente dei promotori finanziari. La prima diretta al mondo bancario, “il cui interesse per la nostra professione sembra ricondursi a modelli di business o di gestione del personale”. La seconda diretta alle società mandanti con riferimento al nodo del ricambio generazionale: “le società sono ancorate a una posizione di retroguardia, non investono sui giovani costa e non sempre garantisce risultati. I giovani non possono essere ammazzati come ha ben detto ieri Fitoussi”. Bufi ha chiuso il suo intervento sugli sviluppi positivi in Enasarco, “ad aprile finalmente potremo votare con nostri rappresentanti all’interno di una grande coalizione”.

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