
Il risultato è dovuto in primo luogo alla voce delle commissioni attive, scese anno su anno da 18,3 a 15,5 milioni. Ma una componente importante ha giocato anche la decisione di procedere all’ammortamento anticipato relativo ad iniziative pregresse: in particolare gli ammortamenti sono saliti anno su anno da 3, a 2,6 milioni prevalentemente riferiti al fondo premi ai cf. L’utilità di questa decisione si riverbererà favorevolmente sui bilanci dei prossimi anni, a partire già dall’attuale esercizio il cui primo semestre si è chiuso positivamente.
Della decisione fa cenno anche Vitolo nel verbale d’assemblea che ha riportato a nuovo la perdita, là dove spiega che “parte della perdita è stata conseguenza di valutazioni molto rigorose e prudenti e quindi presenta caratteri di non ripetibilità”, mentre “i ricavi registrati nei primi mesi 2017 sono in linea col budget” e “sono attesi risparmi di costi”.
La rete gestiva a fine 2016 asset per oltre 1,2 miliardi rispetto agli 1,1 miliardi del 2015, di cui il 92,1% in gestito e nell’anno ha raccolto 34,1 milioni (77,4). A giugno scorso la rete contava 365 cf e private banker.