LE SOFFERENZE – Dei 201 miliardi di euro di sofferenze lorde nei portafogli delle banche italiane a fine settembre, ben 135 miliardi erano nei confronti di aziende non finanziarie. E su un totale di 111 miliardi di incagli lordi, 84 erano verso aziende, con i settori delle costruzioni e delle attività immobiliari che restano quelli con il più alto tasso di sofferenza e incagli sul totale dei finanziamenti.
IL CALCOLO – Senza dimenticare poi, scrive Milano Finanza, i crediti ristrutturati, che valgono altri 18 miliardi lordi. Il calcolo è del Laboratorio Private Equity &Finanza per la Crescita di Sda Bocconi School of Management, che ha condotto una corposa indagine sul potenziale mercato dei crediti deteriorati corporate, presentata nei giorni scorsi a Milano in Università Bocconi. Lo studio, condotto tra giugno 2015 e gennaio 2016 dal team di ricerca guidato da Valter Conca della Sda Bocconi e da Duke&Kay (società di management per il turnaround delle aziende), ha infatti evidenziato, numeri alla mano, che per risolvere il problema dei crediti deteriorati sui bilanci delle banche, senza che questo significhi semplicemente veder fallire le aziende corporate in crisi, bisogna intervenire in un’ottica di ristrutturazione e rilancio aziendale. E questo perché la maggior parte dei crediti deteriorati (sofferenze più inadempienze probabili) è costituita da prestiti ad aziende, che, se chiudono in battenti, impoveriscono l’economia e l’Erario.
Sul tema delle sofferenza bancarie Blue Financial Communication, la casa editrice di Bluerating ha organizzato il 13 aprile a Milano un evento gratuito in collaborazione con Integrated Capital. Riservato alle società di asset management, ai consulenti finanziari e agli operatori delle società finanziarie l’evento si terrà presso il Four Seasons Hotel, in via del Gesù 6/8, Milano. Per registrarsi e conoscere tutti i dettagli, cliccare qui.