Consultinvest: terrorismo, Brexit e Bce al centro della scena

GIORNATE DIFFICILI PER LA UE – “Le drammatiche e dolorosissime vicende che hanno colpito nei giorni scorsi Bruxelles e l’approssimarsi del referendum ‘in-out’ dalle UE per la Gran Bretagna (il 23 giugno prossimo) dall’esito sempre molto incerto sono due eventi che ci ricordano come per la Ue siano in vista giornate difficili per la sua economia, soprattutto in questa fase del ciclo economico globale che rimane caratterizzata da una ripresa molto fragile e modesta e quindi già di per sé ricca di insidie. Per questo motivo diventa molto importante che la Ue riceva il massimo supporto”, informa in una nota Consultinvest, la società guidata da Maurizio Vitolo. “Come già lo scorso anno, quando era evidente che ad Atene stava maturando una situazione esplosiva (a tutt’oggi non completamente risolta) e la BCE dette vita al QE, il 10 marzo scorso la BCE ha riproposto un set di misure molto importanti per il sistema bancario. Infatti non crediamo che le misure prese dalla Banca Centrale siano in grado di stimolare in modo significativo l’inflazione e la crescita economica nei prossimi mesi, poiché la loro intensità non dipende più né dal costo del denaro né dalla sua disponibilità, come peraltro già verificato dalla ridottissima efficacia del QE degli ultimi 12 mesi. Tuttavia crediamo che possano dare un notevole supporto e aiuto economico al sistema bancario europeo che dovrà affrontare i rischi detti e le difficili sfide dei NPL, delle ricapitalizzazioni e degli accorpamenti societari”.

OSSIGENO PER LE BANCHE – “E’ vero che il ribasso del tasso di depositi da -0,3% a -0,4% non piace alle banche poiché ne intacca la redditività, ma aiuta a evitare che l’euro torni ad essere troppo forte nelle pause di rialzo dei tassi Fed. E le banche avranno poco di cui lamentarsi poiché le altre misure decise dalla BCE, ovvero le TLTRO II e l’espansione del QE agli acquisti di titoli obbligazionari societari (il cosiddetto credit easing o allentamento creditizio), costituiscono un cospicuo aiuto al sistema bancario europeo”, aggiunge la nota di Consultinvest. “Con le TLTRO II le banche potranno risolvere tutti i loro problemi di gestione della liquidità e del passivo nei prossimi anni, soprattutto nella periferia europea ma anche in pochi e importanti casi nell’Europa Core. L’introduzione a gennaio di quest’anno delle regole di Bail-In ha reso molto più complicato e costoso il ricorso alla raccolta sul passivo in un anno in cui le scadenze finanziarie del settore sono molto ingenti. Con le TLTRO II le banche potranno finanziare gli impieghi per i prossimi 4 anni e rifinanziare le loro scadenze a tassi che al massimo saranno pari a 0% ma in molti casi arrivare ad essere negativi per quelle banche che riusciranno ad espandere anche di poco lo stock di prestiti a imprese e famiglie al netto dei mutui casa. Infatti la BCE ha previsto la possibilità che il tasso delle TLTRO II arrivi ad essere pari al -0,4% del tasso sui depositi per tutti i 4 anni di finanziamento. Questo vuole dire che la BCE sarà disposta a regalare soldi alle banche purché queste facciano il loro lavoro e prestino liquidità a famiglie e imprese. Siamo così giunti ad una situazione (un’altra prima assoluta), che vede la BCE di Mario Draghi applicare una versione dell’“Helicopter Money” delineato per la prima volta da Friedman nel 1969. In questo caso potremmo parlare di ‘Helicopter Mario’ e potremmo dire che si regalano soldi alle banche nel disperato tentativo riattivare l’offerta di credito nella speranza che questa riattivi la domanda di credito e l’economia”.

IMPORTANTE AZIONE DELLA BCE – “Ma la BCE non si è fermata qui. Avendo di fatto esaurito gli spazi di manovra per il QE negli acquisti di obbligazioni governative dell’area euro, ha attivato un’altra misura da prima assoluta per una banca centrale. Nell’incrementare il QE di altri 20 miliardi di euro di acquisti mensili di obbligazioni fino a marzo 2017, la Banca centrale europea ha aggiunto le obbligazioni societarie denominate in euro, emesse da soggetti europei non bancari di standing creditizio elevato (cosiddette Obbligazioni Investment Grade), includendovi anche quelle emesse dalle assicurazioni. Questa estensione del QE – che tecnicamente è chiamata ‘credit easing’ – è destinata a sostenere in modo importante il mercato obbligazionario europeo. Quindi, anche se diversi fattori negativi dovessero colpire nei mesi a venire l’area euro – e abbiamo sottaciuto i rischi di stabilità politica in Spagna, Portogallo e Grecia e le rinnovate tensioni sul tema dei conti pubblici tra Italia e Commissione UE – l’azione della BCE pare essere in grado di offrire una serie di protezioni molto importanti per il sistema bancario europeo, oltre ad aiutarne i mercati obbligazionari e creditizi”, conclude la nota di Consultinvest.

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