E. Doris (B.Mediolanum): “Pir, volano per mercati e imprese”

LA LEVA PER RISOLLEVARE IL MERCATO – I Pir hanno rappresentato “un cambiamento epocale” per il mercato finanziario italiano. Parola di Ennio Doris: in un’intervista a Milano Finanza, il fondatore di Banca Mediolanum ha analizzato nel dettaglio l’impatto che i Piani individuali di risparmio hanno avuto sui mercati. “I Pir sono la leva che può risollevare il mercato finanziario italiano, che finora non è mai riuscito a svolgere pienamente il suo ruolo di intermediario tra capitali privati e imprese”, ha osservato Doris, che in questo strumento dice di aver fortemente creduto fin dall’inizio dell’anno, quando questa nuova forma di investimento è stata introdotta dal governo. “Avevamo da poco approvato i budget 2017, ma appena sono venuto a conoscenza della normativa ho convocato il direttivo della società per rimettervi mano, ponendo questi strumenti al centro dei nostri programmi futuri. Il governo allora aveva stimato una raccolta dei Pir nel primo anno di attività di 2 miliardi, ma la previsione era estremamente conservativa. E abbiamo pensato che da sola Banca Mediolanum avrebbe potuto sviluppare una raccolta di 3 miliardi”. Al momento, ha aggiunto Doris, Banca Mediolanum si attesta “a 1,7 miliardi; direi che siamo sulla strada buona, stiamo parlando di quasi un terzo dei circa 5 miliardi finora raccolti dai Pir sull’intero mercato italiano”.

IPOTESI FONDI PENSIONE – I Pir rappresentano un’opportunità di crescita per la Borsa italiana, ma anche per le imprese. A patto di saper investire correttamente. Per Doris “le società di gestione che vi stanno dietro sono dotate di professionisti in grado di costruire un portafoglio ben diversificato, come del resto è nello spirito della legge che li ha istituiti. Ma noi abbiamo pensato a una mossa ulteriore, di fare un passo in più: creare occasioni per far incontrare i capitali che stiamo raccogliendo con le imprese. Così abbiamo organizzato un road show, mirato soprattutto alla provincia italiana, quella più ricca di industrie, per far conoscere agli imprenditori le nuove opportunità”. Secondo il fondatore di Banca Mediolanum “un’ipotesi su cui lavorare sarebbe una modalità di estensione anche ai fondi pensione, strumento ideale per gli investimenti di lungo termine. Mentre sul versante delle società che si avvicinano alla quotazione, si auspicano incentivi fiscali e alleggerimenti degli oneri burocratici”.

 

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