TAGLI DRAMMATICI DEL VALORE DEL DEBITO – E’ austriaco il primo caso di bail-in europeo che tocca anche il debito non subordinato. Il caso riguardo Hypo Alpe Adria, ora Heta, ed è avvenuto domenica 10 aprile passando sotto silenzio in Italia ma anche nel resto del continente. Le difficoltà di Hypo Alpe Adria vengono da lontano. La banca era assai esposta nei mutui fondiari e nell’Est Europa. Una duplice concentrazione di rischio che il crack finanziario iniziato nel 2007 ha fatto emergere in maniera letale. Il 1 marzo dello scorso anno, davanti ad un buco di bilancio di circa 9 miliardi a fronte di debiti per 11 miliardi, il governo austriaco aveva deciso di non intervenire in salvataggio della banca a differenza di quanto fatto dalla regione Carinzia, che nella prima fase delle difficoltà ne aveva garantito il debito. La situazione era però precipitata rendendo impossibile l’eventuale intervento regionale, ed era intervenuto il governo ma senza assumere tutte le garanzie della regione.
SEMPRE PEGGIO PER I CREDITORI – Un mese fa, i principali creditori (banche, fondi comuni, società di gestione) avevano respinto l’offerta di vedersi pagare il 75% del nominale, oggi si ritrovano col 46,02% ed hanno annunciato cause in virtù del fatto che in un primo momento il governo austriaco aveva garantito almeno una parte del debito, per poi fare marcia indietro.