DORIS SODDISFATTO – “Sono molto soddisfatto dei dati perché abbiamo visto appunto crescere la clientela e la raccolta netta totale”, ha detto l’amministratore delegato di Banca Mediolanum, Massimo Doris. “E’ vero che c’è stato un calo dell’utile”, ha aggiunto Doris, “ma il risultato economico è stato influenzato in questo caso da un andamento del mercato debole , contro una prima parte del 2015 che è stata invece molto positiva”. Doris ha dunque invitato a guardare anche altri fattori come appunto la la crescita dei clienti e delle masse gestite che gettano le basi per il futuro”. Inoltre, l’amministratore delegato di Banca Mediolanum ha anticipato che i dati sul mese di aprile stanno dando segnali incoraggianti visto che “la raccolta è ancora forte e prosegue il trend iniziato a dicembre”.
GLI ALTRI DATI – Il totale delle masse gestite e amministrate dal gruppo Mediolanum è salito nel primo trimestre a oltre 70,85 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto al dato al del 31 marzo 2015 e sostanzialmente in linea con il saldo della fine dello scorso anno. Gli impieghi della banca alla clientela retail si sono attestati a quasi 6,4 miliardi di euro, in aumento del 14% sul primo trimestre dell’esercizio passato. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti è molto contenuta: pari allo 0,8%, una cifra che consente al Gruppo Mediolanum di avere un Cet1 (il coefficiente che misura l solidità patrimoniale degli istuttui di credito) pari al 19,1%, uno dei più alti in tutto il sistema bancario italiano. Il numero di consulenti finanziari della banca al 31 marzo 2016 è risultato invece pari a 4.390 unità, di cui 452 fanno parte della fascia di consulenti top, dediti alla fascia di investitori classificati come private o affluent. I clienti italiani della banca al 31marzo 2016 sono invece risultati pari a 1.149.491, ovvero 20.500 in più rispetto alla fine dell’anno precedente.