Pf Awards 2016, è di Fideuram ISPB la medaglia d’argento nella Pianificazione successoria

Per lo spazio dedicato ai PF Awards 2016 in collaborazione con PF-Professione Finanza, il focus odierno è su Paolo Di Natale di Fideuram ISPB (nella foto), medaglia d’argento nella categoria Pianificazione successoria.

UNA LUNGA CARRIERA – “Ho iniziato la mia attività di consulente finanziario nell’ormai lontano 1997, allora come dipendente della Banca Nazionale del Lavoro. Infatti, mi fu chiesto di partecipare ad un progetto che si proponeva di formare circa 500 consulenti., finalizzato alla formazione di almeno un addetto all’offerta fuori sede per ogni agenzia o filiale. Superati gli esami è finito il praticantato, che allora durava sei mesi, mi sono reso conto quasi subito che lo status di consulente strideva fortemente. con quello di dipendente bancario, in quanto se il primo aveva ed ha come obiettivo la soddisfazione del cliente, che è il patrimonio del promotore finanziario, il secondo aveva ed ha come obiettivo immediato, il conto economico della banca, interessi quasi mai convergenti”, racconta Di Natale. “Decisi, allora, di dimettermi dalla banca e diventare un p. f. agente. Scelsi però, la strada più difficile, in quanto, affezionato al brand, firmai con la allora Interbancaria, rete della BNL, che poi divenne prima BNL Investimenti Sim e poi Banca BNL Investimenti, e che nel 2004, fu fusa ed incorporata nell’allora RasBank divenuta poi AllianzBank a seguito della fusione di Ras in Allianz. Tre anni fa ho accettato la proposta di diventare private banker Fideuram, azienda per la quale lavoro tuttora. Fin dal 1998 sono iscritto all’ANASF e nel 2009 la mia partecipazione all’associazione è diventata attiva con la prima elezione nel Consiglio Regionale Veneto della stessa, carica rinnovata con le elezioni del 2013 e tuttora vigente. Dal 2012 sono anche formatore nell’ambito del progetto di educazione finanziaria Economic@ mente. Nel mio lavoro curo soprattutto la relazione con il cliente, la conoscenza della sua situazione familiare, patrimoniale non tralasciando gli aspetti legati alla pianificazione successoria e alla protezione patrimoniale. Sicuramente non trasformo la gestione del rapporto con il cliente con la gestione del loro denaro, attività riservata ai gestori, e ai quali non ho mai voluto sostituirmi, perché ritengo che non sia quello il nostro lavoro. Nell’arco dei diversi anni in cui opero, le esperienze che mi hanno dato soddisfazioni sono tante, ed hanno ripagato sicuramente le delusioni, che pur ci sono state, ma penso che l’episodio che mi ha dato più soddisfazione è stato quando ho ricevuto una lettera, scritta a mano, da parte di una cliente, che mi ringraziava, non per particolari risultati di performance, ma per averle spiegato e fatto comprendere quale era l’approccio giusto per affrontare le scelte d’investimento e per averle fornito alcuni rudimenti di educazione finanziaria. Cosa non da poco considerando che la cliente in questione è un’insegnante in pensione. Devo confessare, che pur essendo arrivato a questa professione anche per scelte “ob torto collo”, piano, piano me ne sono innamorato, e non potrei più fare a meno del rapporto con la clientela e con la soddisfazione che ne deriva, soddisfazione che ripaga da qualche piccola amarezza che ogni tanto può capitare”

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