Goldman Sachs, ecco come usare la blockchain

IL REPORT – Non c’è dubbio che la tecnologia Blockchain sia in un momento di grande espansione anche nel settore finanziario. Ma questo fermento è giustificato? Se lo è chiesto Goldman Sachs in un documento di 88 pagine inviate ai clienti dal titolo “Blockchain: Putting Theory into Practice”. Per chi non ne è a conoscenza, si tratta di un database distribuito che sfrutta la tecnologia peer-to-peer e chiunque può prelevarlo dal web, diventando così un nodo della rete. Una sorta di libro contabile aperto, e controllabile da tutti. È una tecnologia che elimina la necessità di costose intermediazioni e che presenta un sacco di opportunità di utilizzo.

UTILIZZI PRATICI – Il report di Goldman Sachs, quindi, fa luce sugli aspetti pratici di utilizzo di questa tecnologia. Per esempio, in merito alla identità online di ciascuno, sarà possibile avere un ID digitale legato a recensioni e punteggio (su Tripadvisor come su Airbnb o Homeaway). Le persone possono facilmente controllare l’attendibilità in rete. Lo scarto sostanziale rispetto a come avviene oggi? Che nel caso di cattiva reputazione non sarà possibile eliminare l’account e registrarne uno nuovo, manometterli o duplicarli, perché è stato registrato sulla blockchain. Insomma, si avrebbe “una gestione sicura per le credenziali digitali”, si legge nel report. Un altro utilizzo?…

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