Azimut, la sede rimarrà in Italia

NIENTE TRASLOCO – L’ultima autorizzazione attesa dalla Banca d’Italia, quella per trasformare la controllata CGM Italia SIM in SGR, è finalmente arrivata. Così il Gruppo Azimut guidato da Pietro Giuliani ha completato il suo progetto di riorganizzazione e non sarà soggetto alla direttiva europea CRD IV che pone dei paletti ben precisi sulle retribuzioni del personale delle banche e delle società finanziarie e sulla composizione del loro patrimonio. Dopo la trasformazione in sgr delle sue controllate, Azimut non sarà sottoposta all’applicazione della CRD IV e potrà dunque avere maggiore liberà nelle politiche di incentivazione e remunerazione del personale e un patrimonio disponibile maggiore, realizzando anche una migliore integrazione tra le attività di produzione e distribuzione dei prodotti e dei servizi finanziari. “Come previsto siamo riusciti ad ottenere quest’ultima parte di autorizzazione nel giro di poche settimane, e possiamo quindi accantonare l’approfondimento di trasferimento di sede all’estero, dedicandoci a rendere operativa la nostra riorganizzazione”, ha dichiarato Pietro Giuliani, presidente e ceo del Gruppo Azimut. Tradotto in parole più semplici, ciò significa che Azimut non porterà oltreconfine il proprio quartier generale, come si prospettava nei mesi scorsi, visto il respiro internazionale ormai assunto dalla società.

IL RESTO DELLA CEDOLA DI 1 EURO -“Considerati i tempi tecnici, contiamo di concludere il processo che porterà all’esclusione del Gruppo dall’applicazione della CRD IV e distribuire il restante dividendo pari a 1 euro per azione nel quarto trimestre di quest’anno”, ha detto ancora Giuliani, che ha aggiunto: “siamo entusiasti di poter dare vita a una nuova fase del Gruppo che, con lo sviluppo di un innovativo modello di business, consoliderà ulteriormente la nostra leadership nel settore del risparmio gestito in Italia e darà ulteriore slancio alle nostre attività internazionali.”

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