Anasf, le proposte in Parlamento per la semplificazione

PROPOSTE IN PARLAMENTO – Una maggiore digitalizzazione dei servizi e regole uguali per tutti nel collocamento di prodotti finanziari. Ecco le due principali proposte dei vertici di Anasf, presentate di fronte alla Commissione Bicamerale che sta svolgendo un’indagine conoscitiva sulla semplificazione e sulla trasparenza nei rapporti con gli utenti nel settore finanziario, bancario e assicurativo. Innanzitutto, l’associazione guidata da Maurizio Bufi ha proposto di consentire agli intermediari e ai consulenti di custodire in formato digitale (anziché cartaceo) la documentazione sui prodotti venduti e sui contratti stipulati, (la cui conservazione è obbligatoria per 5 anni). In questo modo, gli operatori del settore finanziario potranno dedicare maggiori risorse e più tempo alle attività come la consulenza, che crea valore aggiunto per il cliente. Inoltre, Anasf ha posto l’accento sulla necessità di applicare regole il più possibile uniformi nel collocamento di prodotti d’investimento. Oggi, per esempio, le norme comunitarie della Mifid (che si occupa del settore finanziario) e quelle della Idd (la direttiva che regola il settore assicurativo) presentano delle differenze notevoli che rischiano di creare disparità di trattamento, in primis per quanto riguarda gli inducement (cioè gli incentivi riconosciuti da chi creai i prodotti finanziari alle reti di chi li colloca).

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