La costituenda rete, senza propria legal entity, avrà il marchio Banco Desio e sarà composta perlopiù da consulenti bancari, anche arruolati all’esterno, con portafogli dai 10 ai 20 milioni di euro. Una fascia quindi, situata nella parte bassa degli asset, ma che avrà il vantaggio di consentire una maggior fidelizzazione della clientela se il piano industriale prevedesse (com’è facile immaginare) la chiusura di alcune filiali della banca; oltre ad una struttura commissionale meno onerosa dei consulenti “top” con portafogli più elevati.
In Banco Desio si è appena insediato Angelo Antoniazzi, nuovo direttore generale subentrato a Luciano Camagni che era arrivato nel 2016. La spinta alla consulenza viene dal vicepresidente della banca, Tommaso Cartone, banchiere di lunga esperienza che quando lavorò in Banca Intesa fu presidente della rete Ambro Italia Sim guidata da Davide Robimarga.