Intesa Sanpaolo: utile sopra le stime

MEGLIO DELLE STIME – Il gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha chiuso il secondo trimestre del 2016 con un utile netto di 901 milioni di euro, in leggero calo dai 940 milioni di un anno prima ma sopra le attese degli analisti. E’ stato confermato l’impegno a distribuire sull’esercizio attuale dividendi in contanti per 3 miliardi di euro. Il profitto netto semestrale, invece, è stato pari a 1,707 miliardi .L’indice di solidtà patrimoniale Cet1 transitional è sceso al 12,7% dal 12,9% di fine marzo, mentre quello “fully loaded” si è attestato è al 12,9% rispetto al 13,1% di tre mesi prima. Gli interessi netti sono calati dell’1,3% nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi dell’anno, attestandosi a 1,831 miliardi, mentre le commissioni nette sono cresciute del 10,3% a 1,848 miliardi. In crescita anche il risultato del trading a 467 milioni dai precedenti 228 milioni. Per il 2016, il management di Intesa Sanpaolo vede utile ante imposte e un utile netto consolidato in crescita rispetto al 2015.

MESSINA SODDISFATTO – “Il primo semestre del 2016 si chiude con risultati solidi e in crescita significativa che ci consentono di confermare l’obiettivo di 3 miliardi di dividendi per l’intero esercizio”, ha dichiarato Carlo Messina, consigliere delagato di Intesa Sanpaolo. “L’utile netto del semestre è di 1,7 miliardi di euro, se a questo sommiamo i 900 milioni di plusvalenza frutto di cessione delle partecipazioni in Setefi e Intesa Sanpaolo Card possiamo affermare che è già stato raggiunto il 90% circa dell’obiettivo di dividendi per il 2016, in una condizione di mercato di particolare complessità”. Messina ha ricordato che, secondo gli stress test di venerdì scorso, Intesa Sanpaolo è l’unica grande banca in Europa che “anche nello scenario avverso, mostra una posizione di capitale in eccesso rispetto ai requisiti previsti dal regolatore”.

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