Consulenti, la grana del vice presidente Ocf in quota Anasf

NOMINE - Ieri l’Assemblea di Ocf, l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari, riunita presso la sede legale in Roma, ha provveduto, ai sensi dell’articolo 5 dello Statuto, alla nomina degli organi associativi. Contestualmente l’Assemblea, in previsione dell’ampliamento delle funzioni attribuite a Ocf con la Legge di Stabilità 2016, ha deliberato le modifiche statutarie finalizzate a rafforzare ulteriormente la struttura organizzativa dell’Organismo prevedendo, tra l’altro, la figura di un secondo vice presidente che sarà nominato in occasione della prossima seduta assembleare. Sono stati riconfermati il presidente, Carla Rabitti Bedogni (nella foto), e il vice presidente Marco Tofanelli. Roberto Brega, Francesca Palisi, Andrea Pepe, Pier Luigi Sappa (unico nome nuovo) sono i consiglieri in quota agli intermediari. Mentre Roberto Dilillo, Gianfranco Galati, Francesco Priore e Guido Rispoli, confermati, sono i consiglieri in quota Anasf.  Il collegio sindacale è composto presidente Giuseppe Grazia e da Alfonso Falà e Luigi Vestini.

MANCATO ACCORDO SUL NOME – Ma perché la nomina del secondo vice presidente Ocf, che è di pertinenza dell’Anasf, non è avvenuta contestualmente alla riconferma di Tofanelli? Secondo la ricostruzione di Bluerating.com nella riunione del 14 settembre del Consiglio nazionale dell’associazione dei consulenti finanziari presieduta da Maurizio Bufi non si è trovato l’accordo sul nome del vice presidente e la spaccatura si è determinata proprio all’interno dell’asse dei cf Fideuram e B. Mediolanum, che costituisce il fulcro della finora solida maggioranza detenuta da Bufi. I consiglieri nazionali di Fideuram caldeggiavano il nome Gianfranco Giannini Guazzugli, attuale vice presidente dell’Anasf, mentre i consiglieri di B.Mediolanum spingevano affinché fosse designato al prestigioso ruolo il collega di società e vice presidente Anasf Mario Castelli. L’impasse sul vice presidente ha impedito anche la prevista riflessione sui consiglieri Ocf di nomina dell’associazione di via Vittor Pisani. E ora che accadrà? E’ probabile che venga indetto al più presto un Consiglio nazionale ordinario o straordinario per raggiungere quell’accordo finora mancato. Senza escludere la designazione di un outsider al ruolo di vice presidente dell’Ocf che potrebbe mettere in extremis le parti d’accordo. 

BUFI OTTIMISTA: SOLUZIONE IN TEMPI RAPIDI – Bufi si mantiene ottimista su una positiva conclusione della vicenda. “La nostra associazione”, ha spiegato il presidente Anasf, “è fatta di soggetti che rappresentano tanti colleghi e si confrontano dialetticamente. Proprio per l’articolazione delle rappresentanze e delle sensibilità all’interno dell’associazione i meccanismi decisionali sono più elaborati. Intendiamo dimostrare senso di responsabilità anche in questo caso e pertanto ci siamo presi come associazione un supplemento di verifica interna per poi esprimere il miglior candidato possibile in tempi brevi, questo d’intesa anche con gli altri soci dell’Ocf. Nel frattempo si è ritenuto di dare corso alle modifiche statutarie – quella sui due vice presidenti – confacente a quella che sarà la nuova articolazione dell’Albo per le nuove sezioni e l’attività di vigilanza. Il tutto in una logica di continuità perché l’organismo ha lavorato bene sotto la presidenza della Rabitti Bedogni, come dimostra anche la riconferma dei consiglieri per la quasi totalità”.

 

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