Consulenti finanziari, training class: mettetevi alla prova con le obbligazioni fixed reverse floater

RISPOSTA “A” – La risposta esatta alla domanda pubblicata ieri, a proposito del dividend discount model, era quella contraddistinta dalla lettera A. La riproponiamo qui di seguito.

Con riferimento al Dividend Discount Model (DDM), quale delle affermazioni è corretta?

A: A parità di dividendi futuri attesi, al crescere del tasso di rendimento richiesto dagli azionisti, il prezzo teorico dell’azione si riduce
B: A parità di cedole future attese, al crescere sia del payout ratio sia del tasso di rendimento richiesto dagli azionisti, il prezzo teorico dell’azione aumenta
C: A parità di dividendi futuri attesi, al crescere del tasso di rendimento richiesto dagli azionisti, il prezzo teorico dell’azione aumenta
D: A parità di dividendi futuri attesi, al crescere del tasso di rendimento richiesto dagli azionisti, il prezzo teorico dell’azione non cambia

NUOVO QUESITO – La domanda di oggi nell’ambito della nostra training class dedicata alla formazione dei consulenti finanziari riguarda le obbligazioni fixed reverse floater. Mettetevi alla prova e tornate domani a verificare la risposta.

Un soggetto sottoscrive in emissione un’obbligazione fixed reverse floater a 10 anni, che stacca cedole annue posticipate. La prima cedola ha un valore pari al 10% mentre le successive 9 hanno un valore che dipende dalla differenza tra un tasso fisso pari al 12% e il tasso Euribor a 12 mesi. Se nel momento di stacco della prima cedola l’Euribor a 12 mesi è pari all’1%, il valore della prima cedola sarà pari al:

A: 12%
B: 10%
C: 11%
D: 9%

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