Una “multa” del valore di 470mila euro: a tanto ammonta il totale delle sanzioni amministrative peculiare che Consob, con delibera 20099 del 30 agosto 2017, ha deciso di applicare nei confronti di Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni. Tre sanzioni comminate dall’autorità per le tre operazioni di “pronti contro termine” (chiamate nella delibera anche “repurchase agreement” o anche “Repo”) deliberate ed effettuate dal consiglio di amministrazione di Bim in data 22 gennaio 2016, 17 febbraio 2016 e 20 giugno 2016 in favore della capogruppo Veneto Banca SpA: tre “operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate” di importo complessivo rispettivamente pari, per le prime due, a circa 200 milioni di euro ciascuna, e per la terza a 250 milioni di euro.
Tre, quindi, anche le sanzioni: 150.000 euro relativamente all’operazione di Repo deliberata il 22 gennaio 2016; di 150.000 euro relativamente all’operazione di Repo deliberata il 17 febbraio 2016; e di 170.000 euro relativamente all’operazione di Repo deliberata il 20 giugno 2016. Per un totale, appunto, di 470mila euro. Questo perché, nell’ambito delle tre operazioni, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestione S.p.A. avrebbe violato il “combinato disposto dell’articolo 114, comma 5, del decreto legislativo 58/1998 e dell’articolo 5 del Regolamento adottato con delibera Consob numero 17221/2010 in materia di operazioni con parti correlate”. Contro il provvedimento, ricorda l’autorità nella delibera, “è ammesso ricorso ex articolo 195 del Tuf alla Corte d’Appello competente per territorio entro 30 giorni dalla data di notifica”.