Consulenti finanziari, come vincere la paura di sbagliare

Di seguito l’intervento pubblicato sul numero di Bluerating di Maria Grazia Rinaldi, head hunter e psicologa iscritta all’albo, che si occupa da molti anni di selezione dei consulenti finanziari.

“Il più grande errore che si può compiere nella vita è avere sempre paura di compiere un errore”, sosteneva Dietrich Bonhoeffer. La paura di fallire solitamente ci fa bloccare, anziché spingerci all’azione. Se vogliamo può diventare invece la nostra più forte alleata per farci andare oltre noi stessi. Secondo molti psicologi i soggetti che affrontano la paura anziché temerla, sono quelli che fanno più carriera rispetto a chi invece si lascia bloccare. Chi si lascia bloccare entra in un circolo vizioso di timori e di conseguenza di continui momenti di blocco e di insuccessi. Le paure spesso generano proprio quello che noi vorremmo evitare. Ecco perché l’aspetto peggiore non è tanto la nostra paura ma il nostro atteggiamento mentale rispetto a essa, come per esempio considerare un errore come una sconfitta piuttosto che come un modo per imparare cose nuove.

FAR TESORO DEGLI SBAGLI – I consulenti di successo, quelli vincenti, imparano costantemente dai propri errori. Quando si trovano davanti a un problema dedicano ogni sforzo, ogni energia, alla ricerca delle strategie giuste per poterlo superare. I perdenti, al contrario, si rimproverano in continuazione e, di fronte alle difficoltà, si concentrano sulle conseguenze dell’insuccesso piuttosto che sulle opportunità della soluzione. I consulenti di successo dimenticano velocemente gli sbagli commessi perché imparano da essi, gli altri non smettono mai di ricordarli a se stessi, spesso continuando a ripeterli. La paura del fallimento ci fa entrare in un circolo vizioso, dal quale uscirne risulta difficile. Perché diventa così complicato? Perché gli errori iniziali rafforzano le nostre paure e la paura di fallire ci accompagna sempre.
 È noto come le persone che temono l’insuccesso siano
anche quelle più severe con se stesse. Come agisce la paura
del fallimento su noi stessi? 
Le paure agiscono su tutti gli aspetti della nostra persona. Restringono il nostro campo di azione, limitano il nostro modo di pensare, inficiano la nostra vita emotiva e condizionano i nostri comportamenti. Solitamente le persone spaventate diventano più aggressive. Anziché essere propositive, evitano le azioni che sarebbe opportuno intraprendere per non avere più paura.

GOVERNARE LE EMOZIONI – Una delle paure più forti nei consulenti finanziari è proprio la paura di parlare in pubblico. Tale paura spesso nasconde il timore di non sentirsi all’altezza o di deludere le aspettative degli altri. Dobbiamo prendere consapevolezza che la paura di fallire ci coinvolge totalmente
in tutto il nostro essere. Come dice Ernst Ferstl: “Chi ha 
paura delle proprie paure è già irrimediabilmente in loro potere”. I consulenti di successo sono consapevoli che i propri pensieri generano le loro emozioni, tra cui la paura, per cui cercano di governarla e non si lasciano sopraffare. La paura la utilizzano per automotivarsi, per migliorare le loro prestazioni dando il massimo. Agiscono in prima persona, sono propositivi e questo atteggiamento impedisce blocchi dovuti all’ansia e al panico. La paura li motiva
 a prepararsi al meglio, anziché paralizzarli. Mobilitano tutte le loro riserve di energia e sfruttano 
al massimo conoscenze e capacità per dare il loro meglio. La paura li rende attivi, vigili e presenti. Usano la paura piuttosto che esserne 
usati. La paura di fallire nasce nella nostra testa. Dobbiamo conoscere le nostre paure per poterle guardare in faccia.

OBIETTIVI REALISTICI -Cosa possiamo fare per superare la nostra paura di fallire?
 Di seguito vi suggerisco alcuni
 passi da poter fare: se è vero come sostiene William Shakespeare che “Le forti motivazioni generano forti azioni”, allora dobbiamo trovare un obiettivo allettante che ci spinga all’azione, che faccia leva sulle nostre passioni. L’obiettivo deve essere realistico e raggiungibile. Questo non significa piccoli obiettivi, ma verificare che oggi esistano le condizioni per poterlo perseguire. Realistico e raggiungibile
significa che devo verificare con onestà di possedere capacità e strumenti per poterlo realizzare. È importante anche porsi un obiettivo formulato in termini positivi e non teso a evitare un insuccesso. Visualizzare la riuscita dell’obiettivo dà chiare istruzioni al cervello che si adopera per il nostro successo. Con la visualizzazione
di immagini positive otterremmo maggiore fiducia in noi stessi.
I consulenti di successo utilizzano molto la visualizzazione perché sanno che più riescono a evocare immagini positive nella loro mente, piu sono portati a crederci. Ovvio che l’obiettivo debba
essere valutato e perseguito
nel tempo, evitiamo quindi le piccole gratificazioni immediate concentrandoci invece sul
medio lungo termine per la sua valutazione. Spesso infatti al
primo insuccesso riappaiono
le paure, se invece rimaniamo concentrati potremo trovare soluzioni e procedere verso ciò che desideriamo.

IGNORARE IL SUPERFLUOEssere consapevoli e padroni del proprio atteggiamento mentale è un fattore indispensabile.
Tenere a mente i successi piuttosto che gli insuccessi, ci dà forza, alimenta la nostra autostima e la fiducia in noi stessi. Se abbiamo invece davanti agli
occhi l’immagine di noi che
non riusciamo nell’intento, ci allontaniamo inconsciamente dall’obiettivo, riducendo la nostra attenzione, memoria e capacità intellettiva. Ricordiamoci che il nostro inconscio non conosce le negazioni. Di conseguenza quando desideriamo qualcosa, impariamo a esprimere ciò che vogliamo, piuttosto che dichiarare ciò che non vorremmo accadesse. Sentiamo la gioia per il successo piuttosto che il dolore dell’insuccesso. Il linguaggio deve essere quindi chiaro, preciso e concreto. In questo modo ci avvicineremo all’obiettivo, rimanendo concentrati e ignorando il superfluo.

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