Azimut, rivoluzione nella gestione

Grandi cambiamenti in Azimut che innova la sua organizzazione per accentuare il suo profilo internazionale mentre tre dei suoi asset manager di punta creano una loro società di gestione esterna pur rimanendo azionisti del gruppo e mantenendo la delega per guidare le strategie dei fondi storici di Azimut.

Il un nuovo modello di gestione è stato adottato per razionalizzare l’attuale gamma di prodotti e sfruttare al meglio la piattaforma internazionale. In particolare, il progetto prevede la creazione di un Global Team di gestione, che permetterà al gruppo di seguire e monitorare i mercati finanziari 24 ore al giorno attraverso le diverse sedi operative di gestione basate in Emea, Asia-Pacifico e nel continente americano. Attualmente, infatti, il gruppo conta circa 80 investment professionals di cui oltre 20 analisti, con forte prevalenza di professionisti basati nei paesi emergenti che hanno esperienza in mercati locali ed internazionali. Questo nuovo modello permetterà una maggiore copertura, coordinamento e condivisione di informazioni tra i gestori del gruppo presenti in tutto il mondo, per creare sinergie che sono alla base del lancio di alcuni prodotti.
Con il suo quartier generale in Italia, recita un comunicato della società, Azimut “continuerà comunque ad avere focus ed eccellenze di gestione al suo interno come Andrea Aliberti, Alessandro Baldin e Alessandro Capeccia. Il Gruppo di gestori multimanager, con Claudio Basso alla guida, continuerà a mettere a disposizione la sua expertise sia verso i prodotti interni che verso quelli gestiti esternamente”.
Il piano prevedrà anche la realizzazione di un Global Trading Desk, per un’ottimizzazione dei costi operativi e una maggiore funzionalità. Il Trading Desk principale sarà basato e opererà con fuso orario Emea, seguito dal desk Asia-Pacifico e da quello americano. Il Gruppo ha anche avviato una revisione dell’offerta prodotti all’interno del fondo lussemburghese multi comparto AZ Fund 1, principalmente favorendo un riposizionamento della gamma e gettando le basi per una revisione simile anche all’interno delle unit linked in Irlanda. In particolare, la razionalizzazione della gamma in Lussemburgo prevede la fusione di quasi 20 comparti, la rinomina di tutti i comparti per una maggiore chiarezza verso i consulenti e clienti, e include anche il lancio di nuovi prodotti, tra cui il Munis Yield, che investe principalmente in obbligazioni di municipalizzate americane e/o US treasuries, e il Global Infrastructure, che investe principalmente in titoli emessi da società globali che possiedono e/o gestiscono attività infrastrutturali.
Per quanto riguarda le Gestioni Patrimoniali, la razionalizzazione è già stata avviata sotto la guida di Massimo Donatoni quale nuovo responsabile dell’area. In particolare, la ristrutturazione di questo segmento di business riguarda sia la filosofia gestionale, che accanto ad un approccio total return si arricchisce di uno a benchmark, sia il processo organizzativo che prevede due team di gestione distinti con i quali poter soddisfare al meglio le esigenze sempre più sofisticate dei clienti di fascia alta, facendo leva anche sulla piattaforma aperta di soluzioni costruita dal gruppo.
Inoltre, come già scritto sopra, è stato raggiunto un accordo con alcuni gestori del Gruppo presenti in Italia in base al quale questi ultimi hanno deciso di costituire una società esterna che avrà una delega di gestione su alcuni prodotti. L’accordo avrà per oggetto alcuni dei fondi storici del gruppo gestiti da Fausto Artoni, Gherardo Spinola e Stefano Mach, che continueranno ad essere gestiti dagli stessi. “Azimut”, continua il continua il comunicato della società, “manterrà ottimi rapporti con tutti i manager, che sono e resteranno azionisti del gruppo Azimut. L’accordo, che è stato finalizzato, verrà definito prossimamente nelle parti più specifiche e sarà operativo dal 1 gennaio 2018”.
Sergio Albarelli, amministratore delegato e direttore generale del gruppo, commenta: “La creazione del Global Team e del Global Trading Desk è coerente con lo sviluppo internazionale del gruppo e porterà significativi risparmi operativi, permettendoci allo stesso tempo di affrontare al meglio le nuove normative europee. Saremo l’unica società di gestione italiana a poter offrire questo servizio globale per i nostri clienti, il tutto in un ottica di grande razionalizzazione dei prodotti e miglioramento dell’offerta complessiva. Colgo l’occasione per ringraziare Fausto, Gherardo e gli altri colleghi per il loro prezioso contributo in questo lungo periodo in Azimut”.

Intanto il gruppo ha licenziato i conti dei primi nove mesi dell’anno, da cui emerge che Azimut ha conseguito nel periodo il secondo miglior utile di sempre (leggi qui).

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