Banca Mediolanum, i Pir trainano la raccolta

RACCOLTA POSITIVA – Banca Mediolanum ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto di 279 milioni di euro, in calo dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il cda dell’istituto di Basiglio ha deliberato la distribuzione di un acconto di dividendo di 0,20 euro per azione.  Per il mese di ottobre la raccolta netta totale è stata positiva per 403 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a +4 miliardi, con la raccolta in fondi comuni nel mese a 412 milioni (+4,85 miliardi da gennaio, +53%). La raccolta lorda dei Pir ha raggiunto i 2 miliardi da inizio anno.

CORRONO I PIR – Il totale delle masse gestite e amministrate si è attestato a 73,6 miliardi di euro (+7% da fine anno), escludendo i 9 miliardi di masse di Banca Esperia. L’aumento delle masse, spiega la società, è stato supportato anche da una forte raccolta in fondi e gestioni e con un sostenuto contributo proveniente dai fondi Pir. E’ infatti proseguito il lavoro di trasformazione delle masse amministrate in gestite, “dopo il significativo incremento dei depositi avvenuto nel 2016 grazie alla solidità che contraddistingue Banca Mediolanum”. Crescono del 15% le commissioni di gestione, che raggiungono quota 722 milioni di euro.  L’istituto sottolinea che il risultato dei primi nove mesi del 2017 ha risentito dei contributi straordinari destinati al salvataggio delle banche, che in questi nove mesi hanno quasi neutralizzato l’impatto della plusvalenza realizzata dalla vendita di Banca Esperia. Il Common Equity Tier 1 Ratio al 30 settembre 2017 è stato comunque pari a 21,8%.

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