Consulenza e whistleblowing, cambiano le regole

Con Mifid 2, Consob rimette mano anche alle regole del cosiddetto “whistleblowing”. L’autorità ha avviato ieri la consultazione sulle modifiche in materia da apportare ai Regolamenti Intermediari, Mercati e Raccolta di capitali di rischio tramite portali online. “Il documento”, spiega Consob, “avvia il processo di consultazione sulle modifiche necessarie per l’attuazione dell’articolo 4-undecies, comma 4, del decreto 58/1998 così come modificato dal decreto legislativo 129 del 3 agosto 2017, inerente ai sistemi interni di segnalazione delle violazioni“. Il whistleblowing, appunto: il quale, aggiunge Consob nel documento di consultazione, “è utile a prevenire o a far emergere illeciti o irregolarità all’interno delle organizzazioni aziendali e, più in generale, favorisce la diffusione di una cultura della legalità e della trasparenza”.

In altre parole, il recepimento della Mifid 2 attraverso l’adozione del decreto legislativo 129/2017 ha rappresentato l’occasione per introdurre nel Tuf (il decreto legislativo 58/1998, n.d.r.) una disciplina unitaria dei sistemi di segnalazione delle violazioni nel settore del mercato finanziario. La revisione tocca anche le società di consulenza finanziaria. Le osservazioni al documento di consultazione dovranno arrivare all’autorità di vigilanza entro il 24 novembre 2017 online per tramite il Sipe – Sistema integrato per l’esterno oppure all’indirizzo Consob – Divisione Strategie Regolamentari, via G. B. Martini 3, 00198 Roma.

Di seguito, il documento di consultazione.
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