Azimut: missione compiuta (con due anni d’anticipo)

Missione compiuta, verrebbe da dire. Azimut ha infatti comunicato di aver raggiunto, con due anni di anticipo, l’obiettivo del piano industriale quinquennale (2015-2019) che prevedeva di incrementare le masse totali in gestione a 50 miliardi di euro entro il 2019. A contribuire al risultato ci ha pensato il recente consolidamento di un ramo d’azienda a Monaco e l’acquisizione di Henderson Maxwell, l’ultima società di consulenza finanziaria in Australia entrata a far parte di AZ NGA, che hanno aiutato a portare il dato della raccolta netta dell’intero anno a 6,8 miliardi di euro, superando il precedente record del 2015.
Relativamente ai dati degli afflussi di dicembre 2018, la società ha comunicato di “aver registrato una raccolta netta positiva per 926 milioni di euro. Al netto del consolidamento delle masse da queste acquisizioni, il Gruppo Azimut ha conseguito nel mese di dicembre una raccolta netta positiva di circa 700 milioni di euro. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine dicembre a 50,4 miliardi di euro, di cui 40,2 miliardi di euro fanno riferimento alle masse gestite”.

Risultati che vengono così commentati dal ceo del gruppo, Sergio Albarelli: “Grazie ad un dicembre molto dinamico, soprattutto sulla componente gestita, chiudiamo il 2017 con il nuovo record storico di raccolta netta annuale del Gruppo a 6,8 miliardi di euro, migliorando il dato già eccezionale registrato nel 2015. Siamo particolarmente fieri di questo risultato, che è maturato in un anno di tassi a zero in cui la ricerca di rendimento è stata la vera sfida del settore, a dimostrazione di come l’integrazione di una gestione di assoluta qualità e di un’efficace consulenza finanziaria e patrimoniale sia la strada maestra per il raggiungimento di obiettivi di crescita e di soddisfazione per i nostri clienti. Il rafforzamento del nostro posizionamento all’estero contribuisce in modo strutturale allo sviluppo del Gruppo, che ha chiuso il mese di dicembre con 700 milioni di euro di raccolta organica e ha raggiunto, con due anni di anticipo, l’obiettivo del piano industriale quinquennale che prevedeva di incrementare le masse totali a 50 miliardi di euro entro il 2019.”

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