Caso Vegagest, due ipotesi e un silenzio assordante

Riprendiamo in mano la questione Vegagest-Poste Italiane. Dopo la presa di posizione di quest’ultima a tutela dei risparmiatori, rimane per ora inascoltato il nostro appello a una commento da parte di Vegagest (vi terremo come sempre aggiornati in tal senso).

A tal proposito riportiamo di seguito un ulteriore approfondimento a cura di Giuseppe D’Orta di Aduc. Un articolo che evidenzia due possibili alternative dietro il mancato rimborso del Fondo Europa Immobiliare 1. E una delle due, senza dubbio, mette piuttosto paura…

“Nelle giornate di giovedì e venerdì scorsi è stato impossibile per chiunque parlare con un rappresentante della Vegagest Sgr per ottenere dettagli riguardo la decisione di sospendere il pagamento finale del Fondo Europa Immobiliare 1 nel giorno stesso in cui doveva avvenire, mercoledì 28, a causa di “circostanze non note e non prevedibili al momento della redazione e dell’approvazione del rendiconto finale di liquidazione”, approvazione che è avvenuta il 1 marzo.
Dopo la pausa festiva, è necessario e doveroso che Vegagest racconti immediatamente cosa è accadutonel periodo trascorso tra il 1 e il 28 marzo e comunichi ogni dettaglio riguardo le “circostanze non note e non prevedibili” che hanno impedito il pagamento.

Cosa potrebbe essere accaduto?
Il comunicato riporta che le circostanze straordinarie e non prevedibili sono “inerenti alle attività di liquidazione delle partecipazioni dirette ed indirette del Fondo”.
Il rendiconto finale approvato il 1 marzo evidenzia attivi composti quasi interamente da liquidità disponibile, come è logico che sia per un fondo che ha terminato l’attività.

Un’ipotesi può essere quella di un provvedimento di un Tribunale che, accogliendo l’istanza di un soggetto in affari col fondo e intenzionato a rivalersi per un qualche motivo, abbia disposto il sequestro conservativo di tutta o parte della somma che Europa Immobiliare 1 stava per distribuire. Si tratta di circa 46 milioni 400mila euro.

Altra ipotesi, che ci auguriamo davvero non si concretizzi, riguarda l’inesistenza parziale o totale delle poste liquide presenti in bilancio. Anche per tale motivo Vegagest deve immediatamente emanare un comunicato: mai si era verificato un simile evento, e senza informazioni si fanno pensieri di ogni genere.

Ancora, è molto probabile che mercoledì scorso Monte Titoli abbia messo in pagamento gli importi. E’ infatti prassi dei sistemi di gestione accentrata di strumenti finanziari, agevolare i partecipanti mettendo in pagamento le somme il giorno stesso, per poi eventualmente ritirarle nel caso in cui l’emittente non le metta in concreto a disposizione.
Poste Italiane, almeno giovedì e venerdì scorsi, non hanno accreditato alcunché agli interessati. Sapevano di cosa stava per accadere? Oppure Monte Titoli non ha accreditato i pagamenti? Ma in tal caso, come ha fatto Monte Titoli a sospendere i pagamenti se il comunicato Vegagest è apparso nel medesimo giorno?

Infine, un’annotazione: mercoledì scorso, Vegagest ha pubblicato il proprio comunicato nella home page del proprio sito internet ma nel sistema 1INFO, scelto da Vegagest per la diffusione e lo stoccaggio delle Informazioni Regolamentate, non è apparso un bel niente”.

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