Consulenti, le sanzioni cambiano faccia

“Il regolamento intermediari è stato finalmente approvato in via definitiva, non ci sono state sorprese ed è stato confermato l’approccio proposto dalla Consob in consultazione. Le disposizioni sono perfettamente aderenti a Mifid e ciò ha comportato un particolare rigore, in special modo nella disciplina dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria. L’Organismo applicherà le disposizioni con altrettanto rigore ed equilibrio”.

La roadmap sarà rispettata
È palesemente soddisfatta Carla Rabitti Bedogni (nella foto), presidente dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari (Ocf): il regolamento intermediari era l’ultimo atto necessario per mettere in pista l’Ocf che verrà, con le tre sezioni e la vigilanza sugli iscritti. Ne chiediamo conferma al presidente: dopo il regolamento intermediari possiamo considerare la roadmap definitiva? “Ocf è pronto per rispettare i tempi della roadmap”, risponde la Rabitti Bedogni.

In attesa del Mef
“È stata messa in piedi l’organizzazione che ci consentirà l’avvio delle funzioni ma per l’esercizio in concreto delle attività occorrono provvedimenti del Mef (il Ministero dell’Economia e delle Finanze, n.d.r.) e della Consob. Le interlocuzioni con le autorità competenti sono già iniziate da tempo; ci auguriamo che queste possano rispondere nei tempi previsti in modo tale da poterci consentire di rispettare la roadmap. La data effettiva di partenza del periodo transitorio dipende dalle autorità, Ocf è pronto a dare avvio a tale fase fin dal mese di aprile. Proseguono nel frattempo i lavori per la individuazione degli ulteriori documenti di governance che ancora mancano per definire completamente l’assetto del futuro Ocf. I protocolli di intesa, in corso di definizione con le autorità, ci consentiranno poi di scambiare informazioni per rendere efficiente l’esercizio dei nostri poteri di vigilanza”.

Il procedimento sanzionatorio
Ora i tempi sono sempre più stretti, come l’Ocf si sta organizzando dal lato delle funzioni di vigilanza? “Attualmente l’Organismo”, conclude la Rabitti Bedogni, “ha approvato una nuova struttura di governance al fine di rendere compatibili i meccanismi decisionali degli organi che lo compongono con i principi stabiliti dalla normativa primaria e secondaria che disciplina l’esercizio delle nuove funzioni. Le modifiche organizzative riguardanti la governance sono finalizzate quindi a garantire che la nuova struttura sia conforme a quanto stabilito dal secondo comma dell’articolo 196 del Tuf. La struttura prevede l’articolazione del procedimento sanzionatorio in un’unica fase istruttoria di competenza di due nuovi uffici di Ocf: l’ufficio di vigilanza dell’Albo e l’ufficio sanzioni amministrative. Tali uffici sono incardinati in una struttura dedicata alla vigilanza a cui è preposto il segretario generale, nominato dal Comitato direttivo. Lo statuto di Ocf prevedrà quindi l’istituzione di un organo deliberativo, il Comitato di vigilanza, competente esclusivamente ad assumere le decisioni inerenti la vigilanza e assolutamente indipendente.

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