Banche, quei dieci trend che le cambieranno

Tecnologie dirompenti, cambiamenti normativi, minaccia di frodi digitali, avvento del fintech
e mutamento dei modelli distributivi. Ecco alcuni dei fattori che stanno trasformando il settore finanziario e che hanno spinto la nota multinazionale della consulenza Accenturea pubblicare un report in cui sono indicati 10 trend di cambiamento del settore bancario. “Alcune di queste tendenze sono la prosecuzione di fenomeni già iniziati in precedenza”, ha scritto nella presentazione del reportAlan McIntyre, senior managing director di Accenture per la practice di Global Banking.
Nella sua introduzione McIntyre tiene a precisare che gli analisti e i consulenti di Accenture non hanno certo la presunzione di avere la sfera di cristallo per pronosticare con esattezza cosa accadrà in futuro. I 10 trend individuati sono però un buon spunto di riflessione e di discussione per gli addetti ai lavori del settore bancario e vanno considerati con la stessa filosofia del contadino saggio protagonista di un celebre racconto della tradizione cinese. Lo ricordate? In occasione di qualsiasi cambiamento il contadino non dava mai un giudizio a priori senza averne valutato bene gli effetti perché ogni evento dirompente può essere allo stesso tempo “una fortuna o una disgrazia”, a seconda dei punti di vista e degli sviluppi futuri. Qui sotto e nelle pagine seguenti (16-17), i lettori trovano una sintesi dei 10 trend individuati da Accenture che si stanno manifestando nel settore bancario.

  1. L’avvento dell’open banking

Il primo trend che si manifesterà nel 2018 è il crescente ruolo del cosiddetto open banking, l’offerta di servizi finanziari al di fuori del mondo bancario tradizionale. Si tratta ancora di un fenomeno agli albori che gli analisti di Accenture paragonano alla spedizione del marinaio americano Matthew Perry che nel 1853 guidò una flotta americana nella baia di Tokyo. A spingere verso l’avvento dell’open banking sono anche importanti novità normative come la direttiva Psd in Europa sui pagamenti digitali.

       2.  La migrazione verso il cloud

Venticinque anni fa, quando il web era agli albori, le banche discutevano se fosse sicuro eseguire transazioni elettroniche su internet o se invece dovessero costruire delle reti proprietarie. Tra un quarto di secolo l’attuale dibattito sulla sicurezza nell’utilizzo della tecnologia cloud nel settore bancario sembrerà ormai datata come oggi appare quello che ci fu sull’utilizzo di internet. Per gli analisti di Accenture esistono già molte prove del fatto che il cloud computing è sicuro come un data center privato mentre offre maggiori vantaggi in termini di flessibilità nei costi.

       3. Cambi di sistema

Per i tradizionali sistemi centrali delle banche c’è in teoria la necessità di un vero e proprio trapianto di cuore, cioè di ridisegnare l’intera architettura dei sistemi e dei servizi per rispondere in tempo reale alle esigenze dei clienti. Tuttavia si fa strada anche una strategia alternativa che, utilizzando una metafora clinica, consiste nel fare meno trapianti di cuore e installare invece più bypass cardiaci. Ciò significa mantenere un sistema core di prodotti tradizionali, affiancati da attività più avanzate di analisi dei dati in tempo reale basandosi sulla tecnologia del cloud computing.

      4.Il digitale diventa un punto fermo 

I clienti bancari sono oggi condizionati da altre esperienze che hanno nel mondo digitale, dove possono accedere a servizi con pochi click, anche su dispositivi mobili. In alcuni mercati emergenti anche il mondo bancario si è aperto a questa innovazione tanto che è quasi più facile aprire un conto corrente a Nuova Delhi che non a New York, grazie ai sistemi di riconoscimento digitale usati in India. Alcune banche si stanno adeguando a questi trend mentre ci sono alcuni istituti che ancora richiedono di presentarsi in filiale a firmare qualche carta per erogare dei servizi.

        5.Lotta alle frodi

Nel 2018 le banche sono impegnate in un attento lavoro di lotta alle frodi, in particolare perscovare i furti d’identità, un fenomeno tutt’altro che trascurabile che costa ogni anno al sistema finanziario miliardi di dollari. Spesso le banche non riescono a dotarsi di efficaci sistemi preventivi e si accorgono delle frodi soltanto quando notano movimenti sospetti sui propri conti. Una delle sfide più impegnative che si aprono per gli istituti creditizi consiste dunque nel prevenire la attività fraudolente senza compromettere l’esperienza digitale (digital experience) della clientela ordinaria.

      6.Moria di filiali

Nel 1995 c’erano 34mila agenzie di viaggi in tutti gli Stati Uniti. Nel 2017, a oltre vent’anni dall’avvento di internet, le agenzie di viaggi in America sono scese a meno della metà, ovvero a 14mila. Lo stesso fenomeno, seppur con un po’ di ritardo, si verificherà anche nel settore bancario dove molti istituti devono ancora studiare il giusto mix tra la presenza online e quella fisica sul territorio. Nel settore bancario, le tradizionali filiali non spariranno del tutto, com’è accaduto alle videoteche Blockbuster, ma di sicuro molte saracinesche dovranno chiudersi.

       7.Le fintech sono “amiche”

Nonostante le decine di miliardi di dollari investiti dai venture capital nel fintech, i dinosauri bancari non sono stati ancora colpiti dalla meteorite dell’innovazione tecnologica che potrebbe farli estinguere. Nei prossimi mesi e anni, secondo gli analisti di Accenture, gli incumbent del settore bancario cominceranno a guardare con maggiore interesse al fintech, per effettuare acquisizioni di start up come Bbva ha fatto con Simple, Bnp Paribas con Compte-Nickel e JP Morgan Chase con WePay. Resta comunque da non sottovalutare la minaccia dei colossi del settore tecnologico.

     8.Intelligenza artificiale

L’utilizzo di sistemi e applicazioni basate sull’intelligenza artificiale è un’opportunità per le banche che vogliono riconquistare la fiducia dei clienti. Oggi molti risparmiatori sono convinti del fatto che i loro soldi siano al sicuro quando sono custoditi in banca. Tuttavia spesso non sono convinti che le stesse banche siano in grado di offrire le soluzioni finanziarie migliori e più convenienti al cliente. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale può portare a un’offerta meno standardizzata e più personalizzata per la clientela, in modo da riconquistarne appunto la fiducia.

    9.Le presione regolatorie

Accenture individua due situazioni differenti per quel che riguarda la pressioni regolatorie negli
Stati Uniti e in Europa. Nel Vecchio Continente le novità normative e le attività di compliance impongono notevoli costi alle banche che non hanno ancora recuperato la redditività pre-crisi. Discorso diverso per gli Usa, dove le pressioni regolatorie si stanno allentando e i big finanziari sono riusciti a recuperare la redditività del 2006. Ora che c’è in vista una riduzione della tassazione sugli utili societari (riforma Trump), questo trend di recupero della redditività dovrebbe accentuarsi.

    10.I Bitcoin come i tulipani olandesi

Il 2017 verrà probabilmente ricordato come l’anno in cui il valore dei Bitcoin è passato da circa 1.000 dollari a quasi 20mila dollari. Si tratta di una bolla speculativa da trattare alla stessa stregua di quella dei tulipani in Olanda tra il 1636 e il 1637. Chi si è innamorato dei Bitcoin all’ultimo momento, come in tutte le bolle speculative, di sicuro perderà dei soldi. Tuttavia, al di là delle considerazioni di breve termine, non vanno sottovalutate le innovazioni tecnologiche alla base del mondo dellecriptovalute. Si tratta però di un fenomeno di medio termine che non si manifesterà nel 2018.

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